La terra bene comune: storia e prospettive nel convegno Coldiretti per la Festa del Ringraziamento (audio e video)

Anche il vescovo Napolioni tra i relatori dell'incontro organizzato il 6 novembre a Cremona

image_pdfimage_print

Si è svolto nella serata di mercoledì 6 novembre, a Cremona, l’incontro organizzato da Coldiretti per riscoprire e approfondire le radici dell’associazione, anche in vista della imminente Festa del Ringraziamento.

A guidare la riflessione proposta sono stati tre ospiti, ognuno dei quali ha tentato di focalizzare un aspetto differente della vita e della mission di Coldiretti: Nunzio Primavera, giornalista e autore del libro “La gente dei campi e il sogno di Bonomi – La Coldiretti dalla fondazione alla Riforma Agraria”, don Paolo Bonetti, consigliere ecclesiastico nazionale della Coldiretti, ed il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni.

Il giornalista ha aperto il proprio intervento ripercorrendo, in breve, la vicenda storica del fondatore, Paolo Bonomi, formatosi «negli ambienti di Azione Cattolica e, per questo, sempre attento alle dinamiche sociali, alle persone e ai processi di cambiamento». In particolare, l’attenzione di Bonomi per la persona, «testimonia lo stretto legame che intercorre tra le idee che stanno a fondamento dell’associazione e la dottrina sociale della Chiesa».

L’intervento di Nunzio Primavera

Ad insistere su questo rapporto è stato anche don Bonetti, che ha sottolineato come Bonomi fosse un «uomo di discernimento e che, per questo, ha saputo fondare Coldiretti dandole una precisa identità e sapendo generare un forte senso di appartenenza». Inoltre il sacerdote ha ricordato quanto, per l’associazione sia «rilevante il concetto di persona: l’uomo, la donna, l’agricoltore sono posti al centro; da lì nasce l’interesse per il mondo agricolo e, più in generale, per il bene comune».

L’intervento di don Paolo Bonetti

Il vescovo Napolioni ha poi chiuso la serie di interventi proponendo la propria riflessioni a partire dalla Laudato si’. «Questo documento rischia spesso di essere strumentalizzato e utilizzato come manifesto ecologista, – ha spiegato Napolioni – ma dice molto di più: è un segno di cura per gli uomini e, di conseguenza, per l’ambiente. Per questo mi pare possa essere condiviso e citato in un incontro come questo».

L’intervento del vescovo Napolioni

Al termine degli interventi dei relatori c’è stato lo spazio, offerto ai numerosi presenti, per instaurare un dibattito o condividere un pensiero.

A detta di molti dei partecipanti, la serata è stata un’ottima occasione per riflettere sulla storia e sull’identità di Coldiretti, strettamente legata alla vita ecclesiale, e prepararsi nel migliore dei modi per la Festa del Ringraziamento che l’associazione , a livello provinciale, vivrà domenica 17 novembre presso la Cattedrale di Crema.

 

La video-intervista a Nunzio Primavera e all’assistente di Coldiretti Cremona mons. Vincenzo Rini

Andrea Bassani
TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail