Il 2 febbraio alle Figlie di S. Camillo il Vescovo coi religiosi

Alle 16.30 la Messa nella Giornata mondiale di preghiera per la vita consacrata con il ricordo degli anniversari di professione

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Il 2 febbraio di ogni anno si festeggia la Vita consacrata, cioè quello stile di vita che punta decisamente all’Essenziale: a ciò che rende Vita la vita. È la scelta di chi non si accontenta di alcuni beni, ma desidera il Bene più grande; non una scelta che diminuisce le possibilità personali, ma le potenzia perché apre la vita agli orizzonti di Dio.

In occasione della 21° Giornata mondiale di preghiera per la vita consacrata, nel pomeriggio di giovedì 2 febbraio, alle 16.30, il vescovo Napolioni presiederà l’Eucaristia per le religiose e i religiosi della diocesi. L’appuntamento quest’anno è presso la cappella della casa di cura Figlie di S. Camillo, a Cremona. L’occasione non è casuale e si colloca nell’ambito del 125° anniversario di fondazione dell’Istituto delle camilliane fondato dai beati padre Luigi Trezza e madre Giuseppina Vannini.

Accanto al vescovo ci saranno il delegato episcopale per la Vita consacrata, don Giulio Brambilla, e il responsabile CISM (Conferenza Italiana Superiori Maggiori), il camilliano padre Virginio Bebber. Presente anche Carlo Lampugnani, referente per la CIIS (Conferenza Italiana Istituti Secolari), insieme a madre Giuliana Arsuffi, delegata USMI (Unione Superiore Maggiori d’Italia).

Durante la celebrazioni saranno festeggiati gli anniversari di professione religiosa di alcune suore.

25° anniversario

  • Sr. Maria Luisa Ciceri Suore Adoratrici del SS. Sacramento
  • Sr. Gabriella Marzio Suore Figlie di S. Camillo
  • Sr. Marinella Severgnini Suore Adoratrici del SS. Sacramento

50° anniversario

  • M. Annamaria Longoni Suore della Beata Vergine
  • Sr. Ruth Kizakkumthala Suore Figlie di S. Camillo
  • Sr. Lorenza Martinelli Suore Adoratrici del SS. Sacramento

60° anniversario

  • Sr. Francesca Barbieri Suore Adoratrici del SS. Sacramento
  • M. Ilaria Capelli Suore della Beata Vergine
  • Sr. Daniela Cavenaghi Suore Adoratrici del SS. Sacramento
  • Sr. Benvenuta Foglia Suore Adoratrici del SS. Sacramento
  • Sr. Matilde Locatelli Suore Adoratrici del SS. Sacramento
  • Sr. Claudia Ruggeri Suore Adoratrici del SS. Sacramento

«Il 2 febbraio, festa della presentazione del Signore, – ricorda madre Giuliana Arsuffi, referente diocesana USMI – è la giornata del rinnovato incontro del Signore con chi da lunghi anni abita nel suo tempio, nella sua casa, dove la gioia si ravviva con canti di festa e nell’ascolto di Colui che dà nuovo vigore alla giovinezza dello spirito».

«Come ogni esperienza umana – prosegue la religiosa della Beata Vergine – la vita consacrata si colloca nel presente con radici nel passato e aperture nel futuro. Il passato: la vita dei Fondatori che hanno accolto il Vangelo e l’hanno vissuto con infinite sfaccettature per rispondere al bisogno d’amore che l’umanità ha sempre manifestato. Dio si è fatto presente in uomini e donne dotati di un cuore pulsante e di ingegno. Il futuro può essere rappresentato da un balcone fiorito che si affaccia sull’infinito: cieli, mari, prati verdi, cime da scalare… L’infinito! Colto dalla preghiera, dalla contemplazione e dall’amore di chi abita nel cuore di Dio e desidera che altri vi prendano dimora. Il presente è il tempo decisivo in cui il consacrato lascia che la sua quotidianità, fatta anche di sofferenza, di incomprensioni, di fatiche, di servizio, venga irrorata dalla presenza di Dio che rende prezioso ogni più piccolo gesto compiuto per suo amore. E nel presente continua la ricerca di Dio, la costruzione di ponti per l’edificazione della comunione fraterna, l’uscita verso un’umanità bisognosa, come nel passato, di assaporare la gioia di essere amata».

 

I religiosi in diocesi

in diocesi di Cremona sono presenti circa 380 consacrati. Il numero più consistente è quello delle suore (circa 300 suddivise in 23 Istituti), cui sono da aggiungere le 22 monache dei monasteri di clausura: quello Domenicano di Cremona e quello della Visitazione di Soresina. Vi sono poi 23 consacrate aderenti ad associazioni pubbliche religiose.

I religiosi sono una trentina (di cui 24 presbiteri): sono Francescani, Barnabiti, Camilliani e Monfortani.

Presenti, infine, 9 Istituti secolari: 8 femminili e 1 maschile.

 

Le Figlie di S. Camillo a Cremona

Il primo Istituto delle “Figlie di San Camillo” nasce in una piccola casa nel centro di Cremona.
Nel 1927 le Camilliane, sentendo l’esigenza di mutare in parte l’opera di assistenza, scelgono la più ampia sede di via Fabio Filzi, dove operano tuttora.

All’inizio pensionato per persone anziane e sole, la struttura diviene poi, a partire dal 1946, una casa di cura polispecialistica, la prima struttura privata a Cremona che stipula con l’ex I.N.A.M. e altre casse mutua convenzioni per il ricovero di malati.

Nel 1999 la casa di cura ha raggiunto alti livelli di comfort alberghiero, di assistenza e cura sia in regime di ricovero che in regime ambulatoriale.

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