Il 19 aprile a Casirate la testimonianza di padre Maccalli

image_pdfimage_print

Tempo di Pasqua, tempo di Spirito e di missione. Dopo la serie di cinque incontri sul tema del sacrificio, oggetto della proposta quaresimale, con decisione e con gioia l’unità pastorale di Arzago d’Adda e Casirate d’Adda intende vivere anche il tempo della Pasqua come tempo di impegno cristiano. È per questo che – in un periodo fortemente contraddistinto dalla presenza dello Spirito, quello Spirito offre ai cristiani la possibilità della testimonianza e richiede il desiderio della missione – la comunità ha scelto di offrire come contributo di riflessione la testimonianza di padre Gigi Maccalli.

La sua storia è semplice e insieme drammatica: originario di Madignano (diocesi di Crema), padre Gigi viene ordinato sacerdote nel 1985 nella Società delle Missioni Africane (Sma), fondata a metà ‘800 dal vescovo francese Melchior de Marion Brèsillac, animato da un profondo impulso missionario. Svolge la sua missione prevalentemente in Costa d’Avorio e in Niger, dove nel settembre 2018 viene sequestrato dai jihadisti del Gruppo di sostegno all’islam e ai musulmani (Gsim) e tenuto ostaggio fino alla liberazione avvenuta l’8 ottobre 2020. Un lungo periodo di detenzione che ha profondamente segnato l’esperienza del sacerdote cremasco e che l’ha indotto a riflettere sul senso della vita e della missione come cristiano e come prete. Nel suo libro “Catene di libertà”, padre Maccalli arriva a dichiarare che “l’altro non è un nemico”, consapevole del fatto che “i piedi possono essere in catene, il cuore no”.

L’occasione per ascoltare il missionario cremasco sarà nella serata di mercoledì 19 aprile, alle 21, nel salone dell’oratorio San Marco di Casirate d’Adda.

Locandina dell’incontro

TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail