Il 15 dicembre in Cattedrale il Vescovo incontra i bambini delle scuole dell’infanzia

Un evento che graviterà attorno al Presepe di Greccio, rappresentato 800 anni fa da san Francesco. Saranno presenti istituti paritari e comunali della città e dei paesi limitrofi

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Ricorre quest’anno l’800° anniversario del Presepe di Greccio, riconosciuto come il primo presepe vivente della storia, messo in scena proprio a Greccio, nel 1223, da san Francesco d’Assisi. E proprio il presepe sarà il fulcro dell’evento cremonese in programma nella mattina di venerdì 15 dicembre. Alle 10.45, in Cattedrale, il vescovo di Cremona, Antonio Napolioni, incontrerà bambine e bambini delle scuole dell’infanzia del territorio.

«Il Presepe di Greccio è stato fatto per istruire la gente del tempo e si rifà adesso qualcosa di simile – spiega Sergio Canevari, presidente della sezione cremonese di Fism (Federazione italiana Scuole materne) che promuove l’iniziativa – perché i bambini, con l’ascolto, la vista e gli altri sensi, possano comprendere quanto Gesù sia nato povero».

Le scuole paritarie al momento coinvolte sono sei: “Sacro Cuore”, “Sacra Famiglia”, “Maria Immacolata”, “Sant’Abbondio” e “Sant’Angelo”, dalla città, alle quali si è aggiunta la scuola della cooperativa “Cittanova” di Castelverde. Oltre a esse, sono state invitati a partecipare anche gli istituti comunali più vicini.

Un incontro pensato dalle maestre, che si svilupperà attorno alle vicende evangeliche della Natività. Durante la narrazione, ogni scuola consegnerà una sagoma raffigurante un personaggio del presepe. Le figure sono state realizzate proprio dagli alunni delle scuole dell’infanzia, con l’aiuto di maestre e maestri, di alcuni genitori e alcuni nonni. L’evento sarà inoltre allietato da una cornice canora, con l’esecuzione di canti della tradizione natalizia. Al termine della costituzione di questo presepe, il vescovo Napolioni parlerà ai bambini, consegnando loro un pensiero e un augurio per il Natale in arrivo, e consegnerà loro una statuetta benedetta di Gesù bambino.

«Ogni bambino riceverà la statuetta, che è segno di Gesù, con il quale potranno parlare ogni giorno, di ritorno da scuola, e confidarsi con Lui, raccontandogli i giorni felici e i giorni tristi», spiega Canevari. E conclude: «Perché Gesù ci aiuta sempre, per tutta la vita. E questa è l’essenza del Natale».

Matteo Cattaneo
TeleRadio Cremona Cittanova
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