I gesti dell’amore conquistano i giovani della Zona V

Il 15 febbraio all'oratorio di Casalmaggiore lectio di don Marco Notarangelo sul tema della corporeità e dei gesti dell’amore

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Venerdì 15 febbraio, subito dopo – e non a caso – la celebratissima “festa degli innamorati”, i giovani della Zona V si sono riuniti presso l’auditorium dell’oratorio Maffei di Casalmaggiore per confrontarsi, guidati da una lectio proposta dal vicario don Marco Notarangelo, sul tema della corporeità e dei gesti dell’amore. L’argomento sarebbe potuto apparire estremamente riduttivo e stereotipato, pensando che tutta la serata convergesse sul banale binomio “ciò che la Chiesa impone/ciò che io voglio”. In realtà, ciò a cui i giovani hanno assistito è stato totalmente inaspettato.

Don Marco ha delicatamente e accortamente accompagnato i giovani nella spiegazione di ciò che effettivamente è la sessualità, ovvero la totalità del corpo, e di come questo corpo non si esaurisca nella sola genitalità, ma abbracci anche l’anima, lo spirito, procedendo con citazioni ed esempi presi dai grandi Dottori della Chiesa e da personaggi di spicco come papa Giovanni Paolo II.

Una inedita occasione in cui riscoprire sfumature di cui normalmente non ci si accorge, l’importanza e la gradualità dei cosiddetti “gesti d’amore”. Sguardo, carezza, baci, abbracci e rapporti intimi sono infatti le componenti di una scala che sale in gradazione in rapporto alla conoscenza dell’altro, e al crescere della propria unione. La potenza rivelatrice di occhi che si incontrano, di mani che si sfiorano con delicatezza e pudore, l’accoglienza nel proprio spazio dell’altro, per arrivare alla fusione corporea, di un amore che, come spesso è stato ribadito “è talmente grande da strabordare, per dare così la vita ad un altro cuore, un figlio”.

Questi gradi della scala della gestualità danno poi origine ad altri quattro livelli di evoluzione della relazione, che coinvolgono l’aspetto fisico, l’aspetto affettivo, l’aspetto del bene, per giungere poi infine al livello massimo, che è quello del religioso: è solo affidando il proprio amore per l’altra persona a Dio che si riesce a crescere e a compiere un meraviglioso percorso insieme. Ed è solo così che si potrà sperimentare la bellezza del donarsi completamente per raggiungere il fine più alto.

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