Giovani di azione cattolica pellegrini sulle orme di don Primo (FOTO)

Pellegrinaggio regionale ospitato dalle diocesi di Mantova e Cremona con l'arrivo a Bozzolo, nella terra di Mazzolari

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Durante il ponte del 25 aprile si è tenuto il Pellegrinaggio regionale organizzato dal Settore Giovani dell’Azione Cattolica. Tutto di questa iniziativa è stato profondamente significativo: il tema, il target cui era rivolto, il coinvolgimento di tante diocesi e, ultima ma non ultima, l’esperienza in sé del pellegrinaggio.

Sì, perché il pellegrinaggio è un’esperienza profondamente toccante: richiede a chi cammina di farsi povero, di portare con sé il minimo indispensabile, di faticare e sperimentare il proprio limite fisico, ma in cambio gli offre la possibilità di sintonizzarsi con Dio, con la natura, con se stesso e con le persone che ha accanto e che camminano con lui: tanti cuori verso un’unica meta.

Il fatto poi che i pellegrini fossero tutti giovani ha reso particolarmente coinvolgente questo cammino: tutti diversi, ciascuno con le proprie storie, le esperienze, i caratteri differenti, ma tutti uniti nell’intenzione di «seguire i passi» di don Primo Mazzolari, figura di riferimento per questa tappa condivisa intrecciando, nel breve tratto di strada percorso assieme, aneddoti e interessi, battute e riflessioni serie, racconti e preghiere.

Attraverso il fiume, la pianura e la cascina, le parole di don Primo che hanno guidato i pellegrini. Il gruppo multiforme si è più volte compattato, allungato, suddiviso in gruppetti sempre diversi per poi ritrovarsi nei momenti di catechesi, a simboleggiare proprio la bellezza di cosa significhi camminare insieme: incontrare nuovi volti, interessarsi a questi, camminare senza sentire il peso della strada ma anche accostarsi a chi la fatica la sente di più.

Gli spunti di riflessione durante il percorso sono stati molteplici e sono stati proposti da persone competenti, entusiaste e desiderose di condividere ciò che la figura di don Primo ha significato per loro, ciò che questo “strano” parroco della campagna mantovana può ancora dire alle nuove generazioni dopo sessant’anni dalla sua scomparsa, in un periodo in cui la Chiesa sta riconoscendo le sue qualità profetiche e dando sempre maggior peso al messaggio di fraternità e cura del prossimo che don Mazzolari, nella sua esperienza, ha sempre cercato di incentivare e promuovere.

In momenti molto diversi, liberi da guerre e difficoltà che gli uomini nel secolo scorso hanno dovuto affrontare, le parole e gli scritti di don Primo continuano ad essere fonte di ispirazione ed esempio, senza però svincolare l’individuo da quella che è la concretezza del vivere in comunione con il prossimo; quale miglior modo di approcciarsi ad un insegnamento del genere se non attraverso questo breve ma significativo pellegrinaggio che, a fronte di fatiche e notti scomode, ha senza dubbio donato ai pellegrini grandi domande su cui riflettere, considerazioni su cui ragionare e la possibilità di migliorarsi poco alla volta, un passo dopo l’altro, in quel ben più grande cammino verso una Chiesa solida ed unita nel tempo.

S.C.B e F.B.

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