Giornata mondiale contro la tratta: lunedì 8 veglia alla Casa dell’Accoglienza di Cremona

Secondo le stime dell'Onu circa 21 milioni di persone, spesso povere e vulnerabili, sono sfruttata sessualmente o attraverso i lavori forzati, espianto di organi, accattonaggio forzato, servitù domestica, matrimonio forzato, adozione illegale...

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La tratta di esseri umani è una delle peggiori schiavitù del ventunesimo secolo. E riguarda il mondo intero. Secondo le stime dell’Onu circa 21 milioni di persone,spesso povere e vulnerabili, sono vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale o lavoro forzato, espianto di organi, accattonaggio forzato, servitù domestica, matrimonio forzato, adozione illegale e altre forme di sfruttamento. Ogni anno, circa 2,5 milioni di persone sono vittime di traffico di esseri umani e riduzione in schiavitù; il 60 per cento sono donne e minori. Spesso subiscono abusi e violenze inaudite. D’altro canto, per trafficanti e sfruttatori la tratta di esseri umani è una delle attività illegali più lucrative al mondo: rende complessivamente 32 miliardi di dollari l’anno ed è il terzo “business” più redditizio, dopo il traffico di droga e di armi. Per denunciare questo agghiacciante fenomeno, ma soprattutto per preghiera Dio perchè converta il cuore dei violenti, la Caritas cremonese promuove una veglia per lunedì 8 febbraio, giornata mondiale contro la tratta, presso la Casa dell’Accoglienza di Cremona, a partire dalle ore 20.30. Tema dell’incontro: «Il Giubileo della misericordia per la liberazione degli schiavi oggi».

«Scopo di questa Giornata – spiegano dalla Caritas – è quello di creare nell’opinione pubblica maggiore consapevolezza del fenomeno e riflettere sulla situazione globale di violenza e ingiustizia che colpisce tante persone, che non hanno voce, non contano, non sono nessuno: sono semplicemente schiavi. Al contempo cercare di dare risposte a questa moderna forma di tratta di esseri umani, attraverso azioni concrete e coraggiose, consapevoli che il fenomeno è sempre in costante movimento e cambiamento, con un maggior numero di vittime, sempre più giovani, inesperte, analfabete e quindi facilmente ricattabili».

Il Giubileo della Misericordia ci offre na concreta opportunità di ricevere e usare misericordia per aiutare i nuovi schiavi di oggi a
rompere le loro pesanti catene di schiavitù per riappropriarsi della loro libertà. «Per questo è fondamentale – proseguono gli organizzatori dell’evento -, da un lato, ribadire la necessità di garantire diritti, libertà e dignità alle persone trafficate e ridotte in schiavitù, offrendo a loro accoglienza, recupero e integrazione mentre dall’altro bisogna denunciare sia le organizzazioni criminali con i loro ingenti guadagni e sia coloro che usano e abusano della povertà e della vulnerabilità di queste persone per farne oggetti di piacere».

Nel messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2015 “Non più schiavi ma fratelli e sorelle” Papa Francesco ricorda: «l’enorme lavoro silenzioso che molte congregazioni religiose, specialmente femminili, portano avanti da tanti anni in favore delle vittime in cui l’azione si articola principalmente intorno a tre opere: il soccorso alle vittime, la loro riabilitazione sotto il profilo psicologico e formativo e la loro reintegrazione nella società di destinazione o di origine. Questo immenso lavoro, richiede coraggio, pazienza e perseveranza ma, occorre anche un triplice impegno a livello istituzionale di prevenzione, di protezione delle vittime e di azione giudiziaria nei confronti dei responsabili».

Sussidi per la celebrazione della giornata nelle parrocchie

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