Giornata del Creato, don Bignami: «Ecologia integrale è capacità di creare legami»

Il sacerdote cremonese direttore dell'Ufficio per i problemi sociali e il lavoro della Cei ospite dell'evento organizzato dal gruppo Laudato Si' della Zona 3 al parco delle Colonie Padane

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I vescovi italiani hanno rivolto un invito, in occasione della 15esima giornata nazionale del creato: attivare iniziative e proposte – a livello locale – per sensibilizzare le persone su questa tematica. A Cremona, nel pomeriggio di sabato 26 settembre, si è svolto un incontro pubblico che ha visto porre al centro la Laudato Si’ di Papa Francesco a cinque anni dalla sua pubblicazione.

L’evento, promosso dalla commissione Laudato Si’ della città e sostenuto dal Comune di Cremona, si è svolto presso le strutture delle Colonie Padane ed ha visto la partecipazione di un buon numero di cittadini, che erano stati invitati a raggiungere il luogo in modo eco-sostenibile.

Un momento di preghiera animato anche da un coro di giovani ha aperto le attività della Giornata del Creato, segno del fatto che, alla radice di qualsiasi iniziativa c’è il desiderio di riunirsi nel nome del Signore.

Successivamente ai presenti è stata data la possibilità di partecipare a due differenti attività: da una parte alcuni hanno scelto di seguire, insieme alle Guardie ecologiche, la naturalista Maria Cristina Bertonazzi ed il paleontologo Simone Ravara per una “camminata forestale” lungo la riva del Po; altri, invece, hanno collaborato con i volontari di Legambiente per la raccolta dei rifiuti. In entrambi i casi si è voluto approfondire il legame con il territorio, con il Creato, per sensibilizzare i presenti sulle questioni più urgenti e – allo stesso tempo – alla portata di tutti.

L’evento, poi, ha avuto come momento centrale un intervento di don Bruno Bignami, sacerdote cremonese che ricopre l’incarico di direttore dell’Ufficio nazionale della Cei per i problemi sociali e il lavoro. A lui è stata data la parola con il compito di offrire una propria lettura della declinazione che l’esortazione del Pontefice sta avendo in questi anni.

La riflessione del sacerdote cremonese ha spaziato su più fronti, partendo dalla questione “ecologica”, sempre più attuale anche nei contesti politici e sociali internazionali, per poi soffermarsi sulla peculiarità del testo di Papa Francesco, che parla di ecologia integrale. Ed è questa, per Bignami, la caratteristica del credente: «Ecologia integrale significa, prima di tutto, capacità di creare legami. Con le persone, con il Creato, con Dio… Ecco perché penso che il primo tipo di lettura che possiamo dare della Laudato Si’ debba essere antropologico. È l’uomo che viene posto al centro, insieme a tutto il suo vissuto relazionale».

Non è poi mancato un accenno al mondo del lavoro che – guardando al futuro, al “post- pandemia” – sarà probabilmente sempre più legato a tutte quelle dinamiche che chiamano in causa ecologia e sostenibilità.

«Io non so dire cosa ci aspetta – ha concluso don Bignami – ma di certo servono maggiori investimenti in ambito formativo: abbiamo bisogno di persone, giovani soprattutto, preparati e formati. In secondo luogo è necessario sostenere tutte quelle attività che, producendo, hanno un occhio di riguardo per le persone, per l’ambiente, per il sociale, e così via. È da qui che si riparte per guardare al futuro con speranza».

Al termine dell’intervento è poi stato possibile, per tutti i partecipanti, fermarsi per la cena e concludere, nel segno della condivisione, la giornata.

L’evento organizzato dalla commissione Laudato Si’ di Cremona, dunque, ha avuto proprio lo scopo di proporre una riflessione su questioni decisamente attuali e scottanti. Ormai da anni si parla di cambiamento per la salvaguardia del creato: iniziative come questa si preoccupano non semplicemente di discuterne, ma di offrire gli strumenti per metterlo in atto.

Andrea Bassani
TeleRadio Cremona Cittanova
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