Fabio Treccani (Commissione Atletica CSI): «Servirebbero catechisti dello sport»

Nel pomeriggio di sabato 17 novembre presso la palestra di Bonemerse la "Festa dell’Amicizia"

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«L’atletica, come sport individuale, ha dei valori molto importati, legati soprattutto all’attenzione delle attitudini di ognuno», così dice Fabio Treccani, referente della commissione atletica del CSI Cremona. Una commissione nata da poco, ma che si è già prefissata dei grandi obiettivi. Come riportare l’atletica negli oratori, partendo dai più piccoli, grazie a iniziative come la “Festa dell’Amicizia”, svoltasi nel pomeriggio di sabato 17 novembre presso la palestra di Bonemerse.

La ricchezza dell’atletica sta nella sua varietà di specializzazioni, che permettono a ogni atleta di essere valorizzato nella sua attitudine, prendendosi cura dei talenti e delle potenzialità di ognuno. Senza guardare gli altri come avversari, ma come semplici concorrenti. Perché nell’atletica non esistono panchine, tutti possono partecipare e l’avversario altro non è che la gara stessa, il proprio limite, il proprio record personale.

E si può vincere solo attraverso l’allenamento, la costanza e – Treccani non ha paura di dirlo – la fatica. Uno sforzo non sterile, ma profondamente educativo. Perché educa ad accettare i propri fallimenti, all’attesa della gara e alla speranza. Una della virtù teologali. Ed ecco che con grande facilità Fabio Treccani, intervistato da Chiara Allevi a Centro Campo (in onda tutti i mercoledì dalle 19 circa sull’emittente radiofonica diocesana RCN) – introduce un altro tema fondamentale: la dimensione spirituale dello sport. Perché se è importante parlare di educazione sportiva, parlare di spiritualità è altrettanto fondamentale: far entrare lo sport, e l’atletica in particolare, negli oratori permette di mostrare come molto concretamente è possibile incarnare il Vangelo gareggiando o semplicemente allenandosi.

Oggi più che mai, quindi, «servirebbero dei catechisti dello sport capaci di aiutare i ragazzi a vivere questa dimensione esperienziale della fede. Capaci di far notare ai ragazzi la presenza di Dio anche in situazioni di gioco, anche nel momento del fallimento e della sconfitta».

La pagina dedicata alla trasmissione Centro Campo

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