Don Primo e Igino Giordani, due rinnovatori della Chiesa e della società

Sabato 17 novembre al teatro Monteverdi di Cremona il convegno promosso da Movimento dei Focolari e Fondazione Mazzolari

image_pdfimage_print

Il prossimo 17 novembre, presso il Teatro Monteverdi di Cremona (ore 16), si terrà un convegno dal titolo “Sulle spalle dei giganti”, dedicato don Primo Mazzolari e Igino Giordani, due grandi che hanno contribuito al rinnovamento della Chiesa e della Società. Questo appuntamento, fortemente voluto e preparato dalla Fondazione Mazzolari di Bozzolo e dai rappresentanti del Movimento dei Focolari di Cremona, ha come scopo, quello di mettere a confronto le idee, l’azione e la profezia che hanno portato due cristiani convinti, a rinnovare la società e la cultura italiana del secolo scorso, alla luce del Vangelo.

Igino Giordani (1894 – 1980) è una figura singolare nella storia della chiesa italiana, in modo particolare all’interno del Movimento dei Focolari. Insegnante, antifascista, bibliotecario, sposato e padre di quattro figli, era un noto polemista dell’area cattolica, pioniere dell’impegno dei cristiani in politica, scrittore e giornalista. Difensore della pace ad ogni costo, divenne ufficiale nella prima guerra mondiale, dove fu ferito e decorato. Dopo la seconda guerra mondiale, vissuta da antifascista costretto all’esilio, venne anche eletto alla Costituente. Fu deputato, laico illuminato, pioniere dell’ecumenismo. Fu ancora lui, a portare le realtà dei laici sposati e della famiglia all’interno del focolare, aprendolo – in certo modo – all’intera umanità. Chiara Lubich, per questi e altri motivi ancora, considerò Giordani, familiarmente chiamato “Foco”, uno dei “cofondatori” del Movimento dei Focolari.

Primo Mazzolari (1890 – 1959) presbitero, scrittore e partigiano italiano. Conosciuto come il parroco di Bozzolo, è una delle più significative figure del cattolicesimo italiano nella prima metà del Novecento. Il suo pensiero anticipò alcune delle istanze dottrinarie e pastorali del Concilio Vaticano II, in particolare relativamente alla “Chiesa dei poveri”, alla libertà religiosa, al pluralismo, al “dialogo coi lontani”, alla distinzione tra errore ed erranti. Sul piano politico, i suoi atteggiamenti e la sua predicazione espressero una decisa opposizione all’ideologia fascista e ad ogni forma di ingiustizia e di violenza (tra l’altro nascose e salvò, durante la guerra, numerosi ebrei e antifascisti, come, dopo di essa, anche alcune persone coinvolte nel fascismo ingiustamente perseguitate).

Per entrambi è aperta la causa di beatificazione.

I relatori del Convegno son due professori di spicco. Don Bruno Bignami, presbitero cremonese, presidente della Fondazione Mazzolari, Postulatore della Causa di Beatificazione di don Primo e Direttore dell’Ufficio nazionale dei problemi sociali del lavoro della Conferenza Episcopale Italiana e Alberto Lo Presti, professore incaricato di “Teoria politica” all’Istituto Universitario “Sophia” di Loppiano (Firenze), Direttore del Centro studi “Igino Giordani”. È direttore della rivista trimestrale Nuova Umanità e del Centro Studi Igino Giordani. Autore di numerosi volumi, saggi e articoli sulla storia del pensiero politico, sulla teoria politica del Ventesimo secolo e sull’etica pubblica.

Nelle loro relazioni cercheranno da una parte di delineare i punti di contatto fra questi due giganti della Chiesa italiana del secolo scorso e il loro contributo intellettuale e spirituale al Concilio Vaticano II.

Facebooktwittermail