Don Bignami: «L’ecologia integrale è usare nuovi i modelli relazionali» (VIDEO)

Il sacerdore cremonese direttore dell’Ufficio nazionale della CEI per i Problemi sociali e il Lavoro è intervenuto lunedì 14 giugno al convegno promosso dall'Ucid

image_pdfimage_print

«Ai problemi sociali si risponde con reti comunitarie». È questo il messaggio che don Bruno Bignami, sacerdote cremonese direttore dell’Ufficio nazionale della CEI per i Problemi sociali e il Lavoro, ha rivolto in occasione dell’incontro promosso dall’Ucid di Cremona (Unione cristiana imprenditori e dirigenti) sul tema “Ecologia integrale e sostenibilità economica alla luce dell’enciclica “Laudato si” di papa Francesco”.

Dopo una  lunga attesa legata alla situazione sanitaria, con l’arrivo dell’estate l’Ucid ha voluto riprendere gli incontri in presenza proponendo due momenti di formazione aperti non soltanto ai soci con temi di forte attualità che toccano aspetti particolarmente significativi in questo periodo storico per la vita della Chiesa.

Il primo appuntamento è stato nel pomeriggio di lunedì 14 giugno presso il Centro pastorale diocesano di Cremona. A introdurre i lavori Walter Montini, presidente dell’associazione cremonese, che ha sottolineato l’importanza di questi approfondimenti: «Riflettere su questi temi rientra nei compiti e negli scopi dell’Unione: l’enciclica Laudato si’ esprime l’idea di rinnovare il modo di ricostruire il pianeta attraverso un confronto che unisca tutti nella sfida ambientale che ci riguarda».

Nel suo intervento don Bruno ha spiegato come «la Laudato si’ non è stata solo un documento cardine sul tema dell’ambiente, ma anche il contributo che l’ambiente cattolico sta fornendo al mondo intero. Infatti noi come credenti non abbiamo una rivelazione in più riguardo il vivere nel mondo ed è importante un dialogo per fare le scelte più giuste». La riflessione ha evidenziato come questa enciclica sia ancora oggi attuale. «Anche la pandemia ha evidenziato il paradigma dell’ecologia integrale esplicato da papa Francesco – ha sottolineato il sacerdote cremonese – insieme al tema della sostenibilità che ha a che fare anche con quello delle relazioni. L’ecologia integrale non è usare i paradigmi del passato dipingendoli di verde, ma usare nuovi i modelli relazionali: ci scordiamo della fraternità con i più poveri e con Dio creatore, apporti fondamentali della nostra vita».

Un altro aspetto che può essere ricompreso in questa enciclica del Papa è il tema della transizione ecologica, ha spiegato il sacerdote cremonese: «La transizione ecologica ha a che fare con l’ecologia integrale nel momento in cui tiene insieme gli aspetti differenti perché tiene insieme diversi aspetti del vivere umano come l’importanza dell’interdipendenza dei territori e il ruolo fondamentale dei giovani che possono portare un rinnovamento nelle logiche di sviluppo dei territori. Purtroppo però, in territori come il nostro vediamo spesso come le opportunità siano molto scarse e i giovani lasciano questi luoghi per recarsi altrove impoverendo lo sviluppo futuro».

«È fondamentale un cambio di passo culturale che possa portare a un rinnovamento anche politico: deve passare l’idea che ogni problema è interconnesso con gli altri e che ai problemi sociali si risponde con reti comunitarie. Il progetto Economy of Francesco, ispirato alle idee del Santo di Assisi e con il contributo di giovani economisti e imprenditori, parla di una condivisione dei beni e non del loro possesso, come Francesco comprende che la società deve essere inclusiva per funzionare. Ai problemi sociali si risponde con reti comunitarie».

La relazione di don Bruno Bignami

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

Al termine della relazione è nato un interessante e appassionato confronto tra i presenti, prendendo spunto dai vari temi trattati dal sacerdote.

Il prossimo incontro sarà giovedì 8 luglio (sempre alle 18) e tratterà di comunicazione con l’intervento dal titolo La comunicazione della Santa Sede tra servizio ecclesiale e servizio pubblico di informazione”. Relatore sarà il cremonese Giacomo Ghisani, vicedirettore generale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e presidente della società editoriale TeleRadio Cremona Cittanova, società editrice che cura i contenuti della comunicazione diocesana. L’invito alla partecipazione si estende, come per il primo incontro, a tutti gli interessati e in particolare ai rappresentanti del mondo imprenditoriale, economico e professionale locale.

Matteo Lodigiani
TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail