Domenica mattina ad Acquanegra l’ingresso di don Giuseppe Galbignani

Alle 10.30 il Vescovo presiederà l'Eucaristia di insediamento del nuovo parroco di Acquanegra Cremonese e Fengo

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Farà il suo ingresso domenica 4 ottobre, con la Messa presieduta alle 10.30 dal vescovo Antonio Napolioni, don Giuseppe Galbignani, nuovo parroco di Acquanegra Cremonese e Fengo. Il sacerdote, classe 1958, originario di San Martino in Beliseto, dal 2004 era parroco di Stagno Lombardo e dal 2017 amministratore parrocchiale di Brancere.

Dopo l’accoglienza, sul sagrato della chiesa parrocchiale di Acquanegra, da parte del sindaco Oreste Bricchi in rappresentanza della comunità civile, in chiesa avrà sarà celebrata la solenne Eucaristia presieduta dal Vescovo e caratterizzata dai riti propri dell’insediamento. All’inizio della Messa sarà letto il decreto di nomina del nuovo parroco che, subito dopo, aspergerà l’assemblea e incenserà la mensa eucaristica. A seguire un rappresentante della parrocchia porgerà a don Galbignani il saluto da parte dell’intera comunità.

Al termine dell’omelia, tenuta dal Vescovo, il nuovo parroco reciterà da solo la professione di fede (Credo), segno che sarà lui il primo responsabile della diffusione e della difesa dei contenuti della fede nella comunità. Solo al termine della celebrazione don Giuseppe prenderà la parola per il saluto ai parrocchiani e i ringraziamenti. Il pomeriggio si concluderà con un momento di festa e accoglienza in oratorio.

L’ingresso di don Galbignani è stato preparato in settimana con due momenti di spiritualità nelle rispettive parrocchie: martedì sera la celebrazione penitenziale a Fengo e giovedì la Messa ad Acquanegra. I due momenti sono stati presieduti dai compagni di Messa don Domenico Pandini e don Antonio Facchinetti.

 

Scheda biografica di don Giuseppe Galbignani

Don Giuseppe Galbignani, classe 1958, originario di San Martino in Beliseto, è stato ordinato sacerdote 18 giugno 1988. Dopo essere stato vicario a Vailate (1988-1995) e Bozzolo (1995-1997), è stato nominato parroco di Cignone e, contemporaneamente, ricoprendo l’incarico di segretario dell’Ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici. Dal 2004 era parroco di Stagno Lombardo e dal 2017 amministratore parrocchiale di Brancere.

 

Messaggio del nuovo parroco sul bollettino parrocchiale 

Carissimi parrocchiani di Acquanegra e di Fengo.

Il cammino del mio sacerdozio ministeriale continua con voi. Nell’obbedienza alla volontà del Vescovo, ma soprattutto al servizio alla Chiesa per la quale ho scelto di seguire questa vocazione. Mi accingo ad essere al vostro fianco per un altro tratto della mia vita da prete. Cammineremo insieme, come cristiani, sulle tracce che il Vangelo imprime nel nostro cuore, e sulle parole a volte silenziose e misteriose che Dio pronuncia alla nostra anima e alla nostra volontà, e cercheremo di essere insieme discepoli di un Maestro che ha sempre qualcosa in più da insegnarci, rispetto a quanto possa passare attraverso le parole di noi suoi ministri e discepoli, così terreni e così umani.

Lascio la Parrocchia di Stagno Lombardo dopo 16 anni, e non posso nascondervi che mi costa, sia per il tessuto di rapporti umani che si crea con gli anni, sia per le gioie e i dolori condivisi con la comunità e con le persone, che hanno contribuito a far crescere e talora a mettere alla prova me stesso e la mia fede. Provvidenza e grazia che ci seguono e ci fanno sentire accuditi. Ora insieme continueremo a godere dei doni del Signore, ad ascoltare insieme la Parola del Padre e ad ascoltarci reciprocamente. Non voglio partire con grandi progetti o iniziative travolgenti, non vi prometto grandi imprese né sconvolgimenti della vita pastorale. Tanto più che stiamo ancora vivendo un periodo in cui il distanziamento e le regole da rispettare potrebbero condizionare la nostra libertà di azione. Quello che invece spero di mettere in pratica e ottenere da voi è imparare a conoscerci, a stimarci a vicenda, a mettere a frutto le doti e i carismi di ogni persona e di ogni età. Ci impegneremo, nel modo più naturale e spontaneo, a volerci bene. Mi propongo, piano piano, di sentirvi parte della mia vita, come io desidero essere parte della vostra, nel comune sguardo verso Chi dà un senso a tutto il nostro vivere.

La Grazia dei Sacramenti, innanzitutto dell’Eucaristia, che passa attraverso le povere mani del prete, sia la forza e la gioia di tutti noi. Il Signore Gesù ci guidi, Maria Santissima ci protegga.

don Giuseppe

TeleRadio Cremona Cittanova
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