Domenica in tutte le chiese la colletta per i terremotati

La raccolta indetta dalla Presidenza CEI in una data non casuale: la conclusione del 26° Congresso Eucaristico Nazionale

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Anche in tutte le chiese della Diocesi di Cremona, così come nel resto d’Italia, domenica 18 settembre si svolgerà la colletta nazionale indetta dalla Presidenza della Conferenza episcopale italiana a sostegno delle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto. La data dal 18 settembre coincide con la conclusione del 26° Congresso Eucaristico Nazionale (in svolgimento a Genova dal 15 settembre): una concomitanza esplicitamente voluta, perché l’esito della raccolta dovrà essere segno tangibile della carità che l’intera Chiesa italiana, chiamata a raccolta nella preghiera e nella riflessione, dovrà saper esprimere.

Tutti i parroci sono invitati a far pervenire sollecitamente le offerte raccolte in questa circostanza presso l’Ufficio Ragioneria della Curia vescovile.

Intanto prosegue l’impegno di Caritas Cremonese che, attraverso la Fondazione San Facio, prosegue la raccolta fondi destinata al sostegno delle popolazioni terremotate. Fondi che serviranno a sostenere interventi a medio e lungo termine che saranno prossimamente individuati in collaborazione con Caritas Marche, cui la Chiesa cremonese ha da subito garantito supporto.

In questo senso si colloca la consegna, già avvenuta, di tende da campo nei luoghi dell’emergenza da parte della Delegazione delle Caritas Lombarde e lo stanziamento di una prima somma di 10mila euro da parte di Caritas Cremonese.

Quanti ancora volessero offrire il proprio contributo possono effettuare offerte attraverso i seguenti canali di Caritas Cremonese:

  • conto corrente postale n. 68 411 503 intestato a Fondazione San Facio onlus;
  • conto corrente bancario intestato a Fondazione San Facio onlus presso Banca di Piacenza (Via Dante 126 – Cremona): IT 57 H 05156 11400 CC0540005161;
  • uffici di Caritas Cremonese (via Stenico 2/b – tel. 0372-35063).

 

Locandina per la Colletta

Sussidiazione liturgica

Photogallery dalle zone terremotate

 

La vicinanza e l’aiuto di Vaticano, CEI e Caritas

Unanime la vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma poco prima dell’alba del 24 agosto, quando tre violente scosse di terremoto hanno devastato le province di Rieti, Ascoli Piceno, Perugia e Fermo causando numerosi morti di sfollati, danni ingenti e il crollo di numerose abitazioni e di alcune chiese, in modo particolare nei centri di Accumoli (Rieti), Arquata e Pescara del Tronto (Ascoli Piceno) ed Amatrice (Rieti).

«Dinanzi alla notizia del terremoto che ha colpito il centro d’Italia – ha detto Papa Francesco durante l’udienza del mercoledì – devastando intere zone e lasciando morti e feriti, non posso non esprimere il mio grande dolore e la mia vicinanza a tutte le persone presenti nei luoghi colpiti dalle scosse, a tutte le persone che hanno perso i loro cari e a quelle che ancora si sentono scosse dalla paura e dal terrore». «Vi chiedo – ha concluso il Pontefice – di unirvi a me nella preghiera, affinché il Signore Gesù, che si è sempre commosso dinanzi al dolore umano, consoli questi cuori addolorati e doni loro la pace per l’intercessione della Beata Vergine Maria».

Parole cui ha fatto seguito l’invio ad Amatrice, proprio per decisione del Pontefice, di una squadra di Vigili del Fuoco del Vaticano per lavorare, in accordo con la Protezione Civile italiana, nella ricerca e nell’assistenza delle vittime. Giovedì hanno inoltre raggiunto le zone terremotate sei uomini della Gendarmeria vaticana, che a loro volta si sono messi a disposizione dei soccorritori.

Pronto anche l’intervento della Presidenza CEI che ha disposto l’immediato stanziamento di 1milione di euro dai fondi dell’otto per mille per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali. «La Chiesa che è in Italia – hanno scritto in un comunicato i Vescovi italiani – si raccoglie in preghiera per tutte le vittime ed esprime fraterna vicinanza alle popolazioni coinvolte in questo drammatico evento. Le diocesi, la rete delle parrocchie, degli istituti religiosi e delle aggregazioni laicali sono invitate ad alleviare le difficili condizioni in cui le persone sono costrette a vivere».

Immediatamente mobilitata anche Caritas Italiana che, stanziando una prima cifra di 100mila euro per provvedere alle necessità più impellenti, si è da subito attivata con i suoi operatori sul posto per coordinare gli sforzi delle Caritas coinvolte e di quelle che – da tutta Italia e anche dall’estero – hanno già offerto disponibilità a intervenire.

In stretto contatto con i delegati regionali delle Marche e del Lazio, in cui ricadono i principali centri colpiti dal sisma, Caritas Italiana sta cercando di farsi prossima con il sostegno materiale, valutando in questa prima fase le esigenze che emergono nelle comunità provate dal sisma. In particolare è in fase di individuazione un polo logistico che possa fare da deposito per il materiale che sarà stoccato a disposizione delle popolazioni colpite dal sisma. In tal senso è in programma, nella giornata di venerdì 26 agosto, la visita in loco del direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu.

Solidarietà per le vittime e i feriti, nonché disponibilità di aiuto sono arrivate a Caritas Italiana da Caritas Internationalis, Caritas Europa e dalle Caritas nazionali di tutto il mondo. Significativa la vicinanza di Caritas coinvolte a loro volta in eventi tragici, come Caritas Nepal, colpita un anno fa da un terribile terremoto. Caritas Germania ha stanziato una prima offerta di 50mila euro.

 

Il sisma nell’arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche

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