Domenica a Villa Pasquali l’inaugurazione dopo i restauri della chiesa del Bibiena

Alle 16 la Messa presieduta dal vescovo Napolioni. A seguire l'illustrazione dei lavori e il concerto de “La Camerata di Cremona” con musiche di Mozart

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Sarà il vescovo Antonio Napolioni a inaugurare domenica 2 ottobre a Villa Pasquali, frazione di Sabbioneta (Mn), la prestigiosa chiesa di S. Antonio abate dopo l’imponente intervento di restauro che ha riguardato la parte absidale. Dopo la celebrazione eucaristica, in programma la presentazione dei lavori effettuati e un concerto de “La Camerata di Cremona”.

 

Il programma dell’inaugurazione

L’appuntamento, nella chiesa gioiello artistico opera di Antonio Galli Bibiena, è per le 16 con la Messa presieduta dal vescovo Napolioni. Concelebrerà il parroco don Samuele Riva e alcuni altri sacerdoti, della parrocchie e non solo.

Al termine, intorno alle 17, sarà illustrato il restauro effettuato.

Verso le 17.30 l’inaugurazione dell’intervento di restauro della chiesa di S. Antonio Abate sarà quindi suggellata dal concerto dell’orchestra e coro “La Camerata di Cremona” diretta dal maestro Marco Fracassi, concertista di fama internazionale. In programma alcune musiche di Mozart: scelta non casuale per questa chiesa del Settecento dal tono così gioioso. Nello specifico si tratta della “Missa brevis” K 220 (Spatzenmesse) e dei “Vesperae Sollemnes de Confessore” K 339 per soli coro e orchestra.

 

L’intervento di restauro

Dopo una prima tranche di lavori, con il restauro della navata e di una cospicua porzione di tetto, l’attenzione è andata alla parte più impegnativa, per la complessità della struttura architettonica: il restauro globale di tutto il catino absidale, della zona absidale e dell’area presbiterale.

Per la prestigiosa chiesa del Bibiena che, dopo il terremoto del 2012, è rimasta chiusa per un anno un’altra brutta sorpresa: una volta montato l’imponente ponteggio è emersa la grave situazione della struttura, determinata da cedimenti strutturali antichi, che hanno prodotto un quadro fessurativo preoccupante. Immediatamente è stata effettuata una lettura di tutto l’edificio con un apparecchio sofisticato: il laser scanner, che ha consentito di avere l’esatta consapevolezza dello stato di degrado, che avrebbe potuto portare, nel giro di non molti anni, a un collasso strutturale irreversibile.

I lavori di restauro, sotto la supervisione del responsabile diocesano dell’Ufficio per i beni culturali ecclesiastici mons. Achille Bonazzi, sotto stati effettuati dalle restauratrici Fiorenza Ferrari e Daniel Simon. Mentre i lavori di consolidamento sono stati garantiti dalla ditta Favagrossa Angelo, sotto la direzione dell’architetto Guido Boroni Grazioli.

Il costo è stato ingente, ma la Parrocchia ha potuto contare su un contributo di 50mila euro (con vincolo di spenderne il doppio) dalla Provincia di Mantova e della Fondazione Cariplo attraverso i fondi post-terremoto. Altri 125mila euro (sempre con vincolo di spenderne il doppio) è arrivato invece dalle Conferenza episcopale italiana attraverso lo stanziamento dell’8xMille.

Cifre davvero importanti per la piccola comunità di Villa Pasquali, che aveva aperto una versa e propria raccolta fondi con un accorato appello alla generosità rivolto a tutti gli amanti della bellezza. Un appello che non viene mene neppure a lavori ultimati.

Intanto, già da un anno, la chiesa di Villa Pasquali ogni domenica apre le proprie porte, grazie a un gruppo di volontari della parrocchia, ai turisti.

Il progetto della chiesa di Villa Pasquali è firmato da Antonio Galli Bibiena, membro di una famiglia di architetti e scenografi che hanno lavorato soprattutto per la Corte Imperiale di Vienna, lasciando testimonianze architettoniche stupefacenti. Esistono solo due chiese al mondo interamente progettate e realizzate dai Bibiena: una si trova in Germania, a Mannheim, nell’attuale Baden-Württemberg, ed è la Jesuitenkirche St. Ignatius und Franz Xaver, un tempo cappella palatina del Principe Elettore del Palatinato, splendente di ori e di colori, sempre fresca di restauri, ma priva della caratteristica della seconda, cioè S. Antonio Abate di Villa Pasquali, veramente unica al mondo per le sue volte traforate, che appaiono di pizzo, anche se in realtà sono di robusta muratura.

Photogallery della chiesa

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