Diventare poveri per essere padri, gli esercizi spirituali dei sacerdoti del Pio X

Gli Esercizi, guidati dall'arcivescovo Gianpiero Palmieri, hanno coinvolto giovani sacerdoti (e non) delle diocesi di Crema, Lodi e Cremona

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L’accogliente Eremo Ss. Pietro e Paolo, all’inizio della Val Camonica, ha ospitato quest’anno un buon gruppo di presbiteri (una quarantina) delle diocesi lombarde di Crema, Lodi e Cremona. La settimana di esercizi spirituali, rivolta principalmente ai preti degli ultimi anni di ordinazione (Pio X) ha visto anche la presenza di preti più attempati, ma pienamente disponibili a inserirsi nel cammino con i giovani e ben contenti di farsi contagiare dall’entusiasmo ed esuberanza, contenuta spesso a fatica.

Il tema della settimana, guidata da mons. Gianpiero Palmieri, arcivescovo di Ascoli Piceno e vicepresidente della CEI per il Centro Italia, risultava all’inizio un po’ ermetico – “Diventare poveri per essere padri“ – e ha creato una certa curiosità. Le due meditazioni giornaliere proposte dall’arcivescovo hanno svelato velocemente il senso: come presbiteri si è stati scelti per essere padri, ma perché questo avvenga il Signore chiede una salutare “spogliazione“ dell’uomo vecchio, consapevoli delle sue ferite, del suo peccato e disponibili a farsi poveri con i poveri. Solo allora la grazia di Dio può creare un cuore totalmente nuovo capace di essere segno e strumento della tenerezza di Dio che desidera accompagnare con delicatezza alla consapevolezza gioiosa di essere figli amati immensamente dal Padre che è nei Cieli.

Oltre ai riferimenti biblici e ad alcune figure della Scrittura, mons. Palmieri ha utilizzato la sua ricca esperienza di prete, di formatore e di vescovo per aiutare i presbiteri a sentirsi costantemente sotto lo sguardo di Colui che ha scelto nonostante le debolezze, ma proprio in forza dell’umanità ferita, perché, una volta sanata dalla misericordia, racconti a tutti che il Signore è sorgente di vita nuova per  chiunque accetta di rinascere nello Spirito.

I momenti prolungati di silenzio vissuti contemplando le cime innevate, o sostando davanti all’Eucarestia, la serata di condivisione, dove ognuno ha potuto esprimere le proprie riflessioni con mons. Palmieri hanno reso ricca l’esperienza vissuta, come gli scorsi anni, in un clima di vera fraternità.

L’ultimo giorno, quando anche la raccomandazione al silenzio è venuta meno, si percepiva la consapevolezza di aver vissuto giorni di grazia, durante i quali il Signore ha parlato.

L’ultima intensa concelebrazione e la classica foto di gruppo, i saluti e gli arrivederci alla prossima, sono state le ultime tappe di un pur breve cammino di comunione con il Signore e tra preti di cui, si sente assolutamente bisogno.

TeleRadio Cremona Cittanova
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