Deceduto don Achille Baronio, una settimana fa era stato colto malore nella sua stanza a Villa Flaminia

Il sacerdote 84enne, vittima di una emorragia cerebrale, era risultato positivo al virus del Covid-19 dopo il ricovero all'ospedale "Carlo Poma" di Mantova

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È deceduto nel pomeriggio di lunedì 23 marzo don Achille Baronio. Il sacerdote, classe 1936, originario di Vescovato, il 15 marzo era stato colto da malore nella sua camera, presso la Casa del clero “Villa Flaminia” di Cremona dove risiedeva. Don Achille è giunto già in stato di incoscienza all’ospedale “Carlo Poma” di Mantova dove, oltre alla emorragia cerebrale, era stata riscontrata la positività al coronavirus.

Appresa la notizia, anche il vescovo Antonio Napolioni si unisce al cordoglio esprimendo il suo dolore per la scomparsa del sacerdote di cui vuole ricordare «la grande cordialità nella vita presbiterale» invitando a pregare per don Achille e per il presbiterio, in particolare per i sacerdoti che vivono in questi giorni la fatica e la sofferenza della malattia.

Nato a Pescarolo il 15 ottobre 1936, don Luigi Achille Baronio era originario di Vescovato, realtà cui è sempre stato fortemente legato. Ordinato sacerdote il 27 giugno 1964, ha iniziato il proprio ministero come vicario a Martignana Po (1964-1966), quindi a Soncino (1966-1971) e a Cristo Re in Cremona (1971-1976).

Alle fine di settembre del 1976 è stato nominato parroco di Fengo (frazione di Acquanegra Cremonese), quindi nel 1985 il trasferimento a Scandolara Ravara.

Il 1° giugno 1990 è stato scelto come parroco di San Bartolomeo apostolo in Ca’ de’ Stefani, frazione di Vescovato, cui ha rinunciato, per raggiunti limiti d’età, nel luglio 2012.

Per due anni è stato quindi collaboratore parrocchiale a Scandolara Ripa d’Oglio, Grontardo e Levata. Successivamente ha offerto il proprio aiuto a Cremona, nella parrocchia di Borgo Loreto, sino alla recente costituzione dell’unità pastorale.

Schietto e affabile, fortemente legato alle realtà di cui era stato pastore e con le quali aveva stretto forti legami di amicizia, sino all’ultimo ha svolto il proprio ministero anche come confessore in Cattedrale.

TeleRadio Cremona Cittanova
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