Covid e scuola, dagli studenti del Liceo Vida un video emozionale per dire “Non volevamo accadesse di nuovo”

I ragazzi raccontano la responsabilità ma anche il senso di disagio e la nostalgia. Don D'Agostino: «La scuola non si ferma perché la scuola non coincide con la didattica, ma i rapporti, gli ascolti, la ricerca dei volti»

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La notizia della chiusura delle scuole secondarie di secondo grado a causa dell’emergenza Covid ha generato, oltre alle polemiche politiche e alle preoccupazioni didattiche, un sincero e profondo dispiacere negli studenti. Da poco tornati tra i banchi dopo lo stop della scorsa primavera, come tutti i loro coetanei, i ragazzi del Liceo Vida hanno faticato e stanno faticando ad accettare questa nuova rinuncia, che li priva non solo delle lezioni in presenza, ma anche di quei momenti di socialità e contatto umano che fanno della scuola qualcosa che la didattica a distanza non può sostituire.


«La scuola è uno dei luoghi per dar voce ai giovani e farli diventare adulti in modo consapevole – ricorda Roberta Balzarini, preside del Liceo – Quindi intercettare il loro disagio emotivo per questa chiusura, pur necessaria, è importante».
Ed è proprio raccogliendo questo disagio, gli umori e i pensieri dei nostri studenti alla vigilia della chiusura che è nato il progetto “Non volevamo accadesse di nuovo”: un video evocativo ed emozionale, girato nelle aule vuote della scuola, in cui si trovano racchiuse la delusione dei ragazzi per la chiusura del Liceo, il senso di responsabilità da loro dimostrato nella prevenzione, ma anche la voglia di stare insieme, il desiderio di  continuare a studiare e la speranza di tornare presto tra i banchi.

«Ci sono molti modi per comunicare ciò che stiamo vivendo – riflette don Marco D’Agostino, rettore della scuola in Seminario – Nel video, immagini, parole, situazioni sono evocative da un lato e sintetiche dall’altro. Evocative perché la scuola parla alla nostra vita, insegnanti, ragazzi e famiglie sono fortemente coinvolti. E vedere la scuola, anche vuota, senza nessuno, è un motivo di sofferenza. Ma il video mostra che la parola “arrendersi” non fa parte del dizionario del Liceo Vida di Cremona, e ogni ragazzo, aiutato e sorretto dal mondo adulto, saprà, senza paura continuare a studiare, a faticare, a provare nella costruzione di un futuro che ci auguriamo fecondo, proprio per l’impegno di tutti.
Le immagini del video sono anche sintetiche – continua don Marco – Ci rappresentano davvero. La scuola non si ferma perché la scuola non coincide con la didattica, ma i rapporti, gli ascolti, la ricerca dei volti, il ricordo e la nostalgia di tornare presto, ci aiutano. Il video guarda avanti, come i giovani insegnano sempre, in ogni epoca e civiltà. E noi adulti, se viviamo arrampicandoci sulle loro spalle, sapremo vedere con loro e per loro un futuro che, da bianco e nero, tornerà a colori. Grazie all’impegno di tutti. Per questo il Liceo Vida ha un cuore grande, che sa contenere i desideri dei giovani, degli insegnanti, delle famiglie e si impegna a continuare per un domani luminoso».

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