Cicognolo si prepara ad accogliere don Antonio Mascaretti

Le iniziative in parrocchia in vista dell'ingresso del nuovo parroco che avverrà sabato 6 ottobre con la Messa di insediamento celebrata dal Vescovo

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La comunità parrocchiale di Cicognolo si prepara ad accogliere il suo nuovo parroco, don Antonio Mascaretti, che farà il proprio ingresso sabato 6 ottobre con la celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Mons. Antonio Napolioni alle 17.30.

In preparazione all’evento la comunità parteciperà a due eventi: giovedì 4 ottobre alle ore 21 nella chiesa parrocchiale si terrà un incontro di preghiera e meditazione sul tema “La figura del sacerdote”; venerdì 5 ottobre, invece, sempre alle 21 in chiesa <“La comunità parrocchiale” sarà il tema guida per la riflessione della celebrazione penitenziaria.

 

Profilo del nuovo parroco

Fa il proprio ingresso a Cicognolo don Antonio Mascaretti, prendendo il testimone da don Francesco Pigola (nuovo parroco delle parrocchie Farfengo, Zanengo, Crotta d’Adda e Grumello Cremonese). Classe 1965, originario di Caravaggio, dove ha recentemente retto il Santuario di S. Maria del Fonte, don Mascaretti è laureato in Economia aziendale all’Università Bocconi di Milano ed è stato ordinato sacerdote il 21 giugno 1997. Con il mese di settembre inizierà anche il suo nuovo incarico di economo diocesano, nel quale succede a don Giambattista Piacentini (scelto per guidare della comunità di Castelleone). Ha iniziato il suo ministero pastorale nella parrocchia di Cristo Re a Cremona (1997-2004), trasferito alla parrocchia di Santa Maria Immacolata e San Zeno in Cassano d’Adda, nel 2009 la nomina a parroco del Boschetto a Cremona e nel 2012 anche del Migliaro, ruolo ricoperto fino alla nomina di rettore del Santuario di Santa Maria del Fonte a Caravaggio nel 2015. È stato anche presidente dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero di cui oggi è vicepresidente.

 

Saluto di don Mascaretti

Cari amici di Cicognolo, mi mancavate!

E’ vero che non ci conosciamo ancora, ma lasciate che vi chiami “amici” fin d’ora. Il motivo per cui mi mancavate è che in questi anni (‘15-’18: coincidenza significativa…) ho vissuto un’esperienza intensa, bella, costruttiva (al Santuario di Caravaggio), impegnativa (all’Istituto per il Sostentamento del Clero), ma priva del calore umano di una comunità parrocchiale. Ecco perché mi mancava una parrocchia, piccola o grande non importa, ma una comunità che prega, che sta bene insieme, che si avvicina ai più giovani nel cammino d’Oratorio, che condivide gioie e fatiche delle famiglie, che offre il calore dell’amicizia agli anziani, ai più poveri…

Tra poco inizieremo un nuovo percorso di vita insieme, un’altra tappa per voi con un nuovo parroco, in continuità con quanto vissuto con don Francesco, che ringrazio fin d’ora unitamente agli altri parroci che mi hanno preceduto, e naturalmente al Vescovo Antonio che mi ha affidato questo incarico.

Il tempo a disposizione sarà a volte un po’ risicato a causa di altri impegni diocesani, ma voglio immaginarmi come un padre di famiglia, che dedica ai figli i suoi minuti più preziosi dopo una giornata lavorativa… Saranno i minuti migliori e veri.

Sono un po’ a digiuno delle attività pastorali, anche se precedentemente ho svolto l’incarico di vicario d’oratorio a Cristo Re in Cremona e a Cassano d’Adda, e poi di parroco al Boschetto, sempre a Cremona. Chiedo quindi sin d’ora a ciascuno di voi pazienza e comprensione, nell’attendere che le mie gambe possano sgranchirsi… Con molta serenità affronteremo gli impegni della vita della parrocchia, con i progetti che insieme valuteremo. Non ho nessuna bacchetta magica (né pretendo averla), convinto che solo la collaborazione di tutti, il dialogo fraterno e la preghiera comunitaria fanno crescere una parrocchia. Eventuali lentezze e incomprensioni (bagaglio a volte inevitabile nei percorsi pastorali) possono essere superati con carità cristiana e solidale franchezza.

Imparerò a conoscere San Donnino e ad affidare a Lui ogni domenica le vostre famiglie. In queste settimane che ci separano dal nostro incontro, “consegno” la nostra comunità a Santa Maria del Fonte, venerata a Caravaggio, patrona della nostra Diocesi. Sappiate che la Madonna di Caravaggio sarà sempre nel mio cuore, e a Lei soprattutto mi rivolgerò quando la nostra parrocchia, soprattutto gli ammalati, ne avrà bisogno.

A presto!

don Antonio

 

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