Carità post-covid : distribuiti oltre 6mila pacchi alimentari sul territorio

I dati dai centri di stoccaggio organizzati da Caritas e vicari zonali. Ma la solidarietà si estende anche ad altri ambiti di aiuto

image_pdfimage_print

Le nostre comunità hanno il cuore grande e, soprattutto nelle difficoltà, hanno sempre saputo dimostrarlo con impegno. Oggi più che mai abbiamo bisogno di sostenerci gli uni con gli altri, moralmente e anche economicamente. La grave crisi iniziata con il Coronavirus ha messo in serie difficoltà tante persone e tante famiglie; diverse di loro mai avrebbero pensato di dover chiedere aiuto. È necessario sostenere coloro che sono da tempo nella fragilità, ma anche coloro che hanno un lavoro precario oppure lo hanno perso, a causa della pandemia.

L’esperienza di questi anni aveva visto diminuire la richiesta di beni alimentari. Purtroppo siamo di fronte ad una impennata di richieste, spesso inaspettate. Durante il lockdown, il servizio di distribuzione dei pacchi alimentari non ha mai chiuso, anzi.

Un solido, capillare lavoro di monitoraggio del territorio, esteso in tutta la diocesi. Per capire i bisogni, per calibrare le risposte e per orientarsi nella tempesta. Facendo leva su un insostituibile tessuto: la rete delle parrocchie e dei centri di ascolto. I centri di ascolto sono le nostre antenne sul territorio. Ci permettono di arrivare nelle aree di bisogno grave e di conoscere rapidamente i vuoti che a volte le istituzioni non riescono a colmare. Un’altra carta vincente è stata la diffusa collaborazione con i servizi sociali dei comuni.

La novità dei quattro centri di stoccaggio 

In accordo con i Vicari zonali, la Caritas diocesana di Cremona ha pensato di offrire un nuovo servizio: in quattro punti della diocesi (Bozzolo, S.Savino in Cremona, Castelleone e Vailate), con l’insostituibile apporto di quattro referenti locali, sono stati allestiti punti di stoccaggio di generi alimentari. Questo ha permesso alle Caritas e S.Vincenzo delle parrocchie di poter usufruire gratuitamente di beni alimentari di qualità e sufficienti per coprire i bisogni delle persone in difficoltà dei propri territori, facendo diverse periodiche distribuzioni di pacchi alimentari. A coprire questo servizio sono stati i volontari “storici” delle nostre comunità, a volte affiancati da giovani studenti, soprattutto universitari, che sin dall’inizio si sono offerti come nuovi volontari.

Punto di distribuzione di San Savino:

  • Boschetto, Stagno Lombardo, Sant’Agostino, San Marino, Borgo Loreto, Cicognolo, Pieve san Giacomo, Bonemerse, Sospiro, San Michele, Frati Francescani, Scandolara, Castelverde, Associazione Città dell’uomo, San Francesco, Beata Vergine, Vescovato, San Sebastiano, San Vincenzo Centrale, Sant’Ambrogio, Acquanegra Cremonese, Cingia de’ Botti, Cristo Re, San Daniele
  • 53 visite di rifornimento e generi alimentari per 1.552 pacchi

Punto di distribuzione di Bozzolo:

  • Casalmaggiore, Martignana, Vicoboneghisio, Vicomoscano, Bozzolo, Rivarolo Re, Rivarolo Mn, Sabbioneta, Viadana, Cicognara, Dosolo, Sabbioni San Matteo, Tenda Di Cristo, Suore Vicomoscano, Suore Bozzolo, Piadena, Isola Dovarese, Torre Picenardi.
  • 62 visite di rifornimento e generi alimentari per 2.808 pacchi

Punto di distribuzione di Vailate:

  • Fornovo, Casirate, Mozzanica, Misano, Brignano, Fontanella, Antegnate, Rivolta d’Adda, Masano, Cassano: Cristo Risorto, Arzago, Calcio, Caravaggio, Vailate, Ospedale Caimi Onlus
  • 24 visite di rifornimento e generi alimentari per 1.059 pacchi

Punto di distribuzione di Castelleone:

  • Casalbuttano, S.Bassano, Castelleone, Soresina, Pizzighettone, Soncino, Genivolta, Robecco d’Oglio, Paderno Ponchielli, Casalmorano, Trigolo, Spinadesco, Formigara, Acquanegra
  • 56 visite di rifornimento e generi alimentari per 2.267 pacchi
Non solo cibo

L’emergenza legata alla perdita del lavoro, infine, si connette strettamente al tema del diritto alla casa. Da marzo a giugno, diverse famiglie del nostro territorio hanno avuto aiuti sul fronte dei pagamenti di affitti e utenze. Alcune hanno perso definitivamente il lavoro, e non riescono più a far fronte ai propri impegni. Bisogna impedire che tanti nuclei e persone si ritrovino improvvisamente in situazioni di povertà.

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza una sinergia concreta, immediatamente operativa e connotata dalla piena condivisione delle finalità, tra la Caritas italiana, la Cei con i fondi dell’8Xmille, la Caritas cremonese e l’Associazione “Uniti per la provincia di Cremona”, rispondendo così al crescente bisogno di sostegno causato dalle conseguenze della pandemia.

L’Associazione “Uniti per la provincia di Cremona”, la Onlus costituita da tutte le Associazioni economiche di categoria della provincia, unitamente alla Fondazione “Giovanni Arvedi e Luciana Buschini”, ha sostenuto l’iniziativa di aiuto già avviata dalla Diocesi di Cremona, decidendo di unire le forze.

Da una parte la Diocesi, con la Caritas, i 222 parroci e la San Vincenzo, dall’altra le aziende del territorio aderenti alle Associazioni di categoria socie di “Uniti” e tutti coloro che hanno fatto e proseguono a fare donazioni alla Caritas cremonese e all’Associazione.

La borsa di S.Omobono

La Diocesi ha pensato di creare un fondo speciale che possa dare continuità a queste azioni di sostegno. Inizialmente sarà alimentato dalla Caritas diocesana, che si avvarrà anche di fondi messi a disposizione, proprio per l’emergenza Covid-19, dalla Caritas nazionale e di Fondi CEI dall’8xmille.

Potrà essere sostenuto anche dalle offerte deducibili, sia dei privati oppure che delle aziende (vedi riferimenti). La generosità di S.Omobono è divenuta proverbiale: la sua borsa non si esauriva, proprio perché sempre pronta ad aprirsi ai bisogni. A tutti noi indistintamente, come anche a realtà associative e imprenditoriali, è chiesto di contribuire al suo mantenimento. 

È possibile contribuire al progetto Caritas emergenza Covid-19 e Borsa S.Omobono

  • Con un versamento C/C postale 68 411 503
  • C/C Bancario Iban IT 57 H 05156 11400 CC054 0005161

Intestati a Fondazione San Facio Onlus e indicando la causale: “Borsa di sant’Omobono”

  • Presso l’Ufficio Caritas di via Stenico 2/b-Cremona

 

TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail