Per le persone adulte con autismo si aprono nuove possibilità di trattamento. Lo stabilisce l’accordo operativo stipulato fra ASST di Cremona, Fondazione Sospiro e Cooperativa Servizi per l’Accoglienza, ente gestore delle strutture della Caritas Diocesana, con il sostegno dell’Associazione Accendi il Buio.
L’accordo permetterà agli operatori del Dipartimento di Salute Mentale ASST di Cremona di offrire interventi mirati per i ragazzi e le ragazze dai 18 ai 30 anni, grazie ai laboratori realizzati in collaborazione tra ASST e Fondazione Sospiro e ospitati nei locali della Casa di Nostra Signora, che metterà a disposizione gratuitamente i propri spazi per l’attività
Secondo don Pierluigi Codazzi, direttore di Caritas Cremonese, «questo accordo mostra un segnale di apertura di Caritas e in particolare di Casa di Nostra Signora rispetto a un bisogno del nostro territorio». Dal 2017, infatti, sono entrate in contatto con il Centro Psico Sociale dell’ASST di Cremona più di 40 persone con diagnosi di disturbo dello spettro autistico di livello 1 (ad alto funzionamento); di queste, 32 hanno un’età compresa fra i 18 e i 30 anni.
«È bello – ha commentato ancora don Codazzi – sapere che questi ragazzi svolgeranno le loro attività in un ambiente vissuto, non asettico, in cui troveranno ambienti adatti e funzionali, ma anche un’occasione di incontro con la vita della Casa».
Una soluzione apprezzata dagli stessi operatori sanitari, come ha spiegato ancora il Direttore Socio Sanitario ASST di Cremona Paola Mosa: «La scelta di utilizzare un luogo non sanitario per il trattamento ben si presta alla acquisizione e al consolidamento delle autonomie di vita. Anche per questo l’accordo rappresenta un importante passo avanti per la realizzazione degli interventi mirati alla salute e al benessere delle persone con disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento – ha aggiunto -. L’accordo pone al centro dell’attenzione un tema cruciale: ossia la necessità di creare le condizioni favorevoli per rispondere ai bisogni clinici e socio-riabilitativi delle persone con autismo, soprattutto durante il passaggio dall’adolescenza all’età adulta».