“Armi nucleari fuori legge: un atto di pace e di giustizia”: lunedì’ 12 convegno online promosso da Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro, Federazione Oratori e Pax Christi

L’incontro accoglie l’invito del Papa a liberare il mondo dalle armi nucleari per preservare la pace e come azione di giustizia verso i poveri e lo sviluppo sostenibile

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Dopo il saluto del Vescovo Antonio Napolioni interverranno: il Vescovo Giovanni Ricchiuti presidente di Pax Christi, Francesco Vignarca, coordinatore nazionale della Rete Pace e Disarmo e Lisa Clark della Campagna Internazionale ICAN per l’abolizione delle armi nucleari, campagna insignita dal premio Nobel per la pace 2017.

 

Il 22 gennaio 2021 è entrato in vigore il Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari che vieta la fabbricazione, il possesso ed il dispiegamento di armi nucleari da parte degli Stati firmatari e impone loro l’obbligo di assistere le vittime che provocano. Un trattato che però, i Paesi nucleari e i loro alleati, tra cui l’Italia, non hanno ratificato.

Da qui un impegno di tanti soggetti civili ed ecclesiali nella Campagna “ITALIA RIPENSACI” affinché il Governo riveda la sua posizione e possa aderire al Trattato. A tal scopo, è importante tenere vivo sul territorio un dibattito serio sulla questione delle armi nucleari, considerando pure che nelle basi di Aviano e Ghedi sono depositate circa 40 bombe atomiche di ultima generazione (B61-12) con un potenziale distruttivo molto superiore a quelle del passato.

L’incontro accoglie l’invito del Papa a liberare il mondo dalle armi nucleari per preservare la pace e come azione di giustizia verso i poveri e lo sviluppo sostenibile, da promuovere con le risorse destinate alle armi nucleari.
A Hiroshima (novembre 2019), nel luogo simbolo della distruzione atomica che nel 1945 ha annientato la città, papa Francesco ha detto: «L’uso dell’energia atomica per fini di guerra è, oggi più che mai, un crimine, non solo contro l’uomo e la sua dignità, ma contro ogni possibilità di futuro nella nostra casa comune. L’uso dell’energia atomica per fini di guerra è immorale, come allo stesso modo è immorale il possesso delle armi atomiche. Saremo giudicati per questo. Le nuove generazioni si alzeranno come giudici della nostra disfaBa se abbiamo parlato di pace ma non l’abbiamo realizzata con le nostre azioni tra i popoli della terra».
Anche a Nagasaki, il Papa ha usato parole forti: «Nel mondo di oggi, dove milioni di famiglie e di bambini vivono in condizioni disumane, i soldi spesi e le fortune guadagnate per fabbricare, ammodernare, mantenere e vendere armi, sempre più distruttive, sono un attentato continuo che grida al cielo».

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TeleRadio Cremona Cittanova
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