Anche la diocesi di Cremona nel progetto nazionale su HIV/AIDS di Caritas Italiana

Tre anni di impegno, 16 Diocesi coinvolte, quasi 38.000 destinatari diretti

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C’è anche Cremona tra le sedici diocesi italiane che hanno partecipato, dal settembre 2017 al giugno 2017, al progetto nazionale HIV/AIDS di Caritas italiana, con Ancona, Bergamo, Bolzano, Brescia, Catanzaro, Firenze, Foligno, Milano, Napoli, Palermo, Pescara, Piacenza, Reggio Calabria, Roma, Verona, corrispondenti circa al 28% della popolazione italiana. Obiettivo prioritario del Progetto è stato quello di ri-sollevare l’attenzione, oramai sopita, su un tema di forte impatto sanitario e sociale, e promuovere l’impegno della comunità cristiana mediante la realizzazione di attività in una o più aree di intervento: sensibilizzazione, informazione e formazione.

All’interno dei gruppi di lavoro delle Diocesi coinvolte – differenziati per numero di componenti, competenze, professionalità ed esperienza sul tema – hanno partecipato complessivamente 204 operatori.

Nelle due edizioni di Progetto le Caritas diocesane hanno complessivamente realizzato:

  • 195 azioni di sensibilizzazione,
  • 71 azioni di informazione
  • 106 azioni di formazione

con il coinvolgimento di oltre 38.700 destinatari diretti (target adolescenti, adulti e religiosi). Questi ultimi sono stati intercettati in differenti contesti, o luoghi di intervento, così classificati: scuola, parrocchie e oratori, zone pastorali, case alloggio, luoghi di aggregazione, associazioni, servizi Caritas e territorio.

All’inizio e al termine degli interventi di informazione e formazione sono stati proposti questionari sulla conoscenza del fenomeno. Sono stati complessivamente raccolti 26.133 questionari, di cui 14.563 preliminari:

  • 74,5% in scuole superiori e università
  • 25,5% in parrocchie, associazioni, servizi Caritas e del terzo settore.

In occasione del 1° Dicembre, giornata mondiale alla lotta contro l’AIDS (per l’anno 2014-2015-2016), le Diocesi coinvolte hanno realizzato eventi comunicativi di varia natura: ‘flashmob’, mostre, spettacoli teatrali, spot radiofonici, interventi in trasmissioni televisive, concorsi fotografici, manifesti, eventi organizzati in strada e altre attività implementate. Questi ultimi si stima abbiano intercettato, complessivamente, più di 2.500.000 destinatari.

In gran parte delle realtà diocesane, per la realizzazione delle attività programmate, sono stati coinvolti differenti soggetti definiti co-gestori come associazioni, cooperative sociali, consorzi, enti religiosi etc.. Inoltre i progetti hanno coinvolto, nella rete dei partner, altri soggetti provenienti da: territorio – consultori familiari, aziende ospedaliere, provincia, assemblea dei sindaci, istituti scolastici, consulta studentesca provinciale, università, istituti penali -; terzo settore – cooperative sociali, fondazioni, associazioni, confraternite -; uffici diocesani – pastorale della salute, pastorale della famiglia, pastorale giovanile, pastorale per l’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC), pastorale scolastica, ufficio catechistico.

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