«Madre Amedea era una persona eccezionale, che amava la Chiesa e la propria città». Con queste parole, la superiora della Ancelle della Carità di Cremona, madre Carla Antonini, ricorda la sua predecessora. Madre Amedea Ruggeri, infatti, ha svolto per molti anni l’incarico e il servizio di superiora presso la comunità religiosa e la clinica di via Aselli e il ricordo che se ne è conservato è quello di una «persona molto raffinata, capace di essere materna, ma anche ferma nelle decisioni».
Cremonese d’origine, della parrocchia di S. Ilario, madre Amedea ha guidato le sorelle e la casa di cura anche nel periodo di transizione tra la gestione dei casi acuti e la strutturazione come clinica di riabilitazione ed hospice. «In questo – ricorda madre Carla Antonini – la sua capacità di mediazione, le sue doti organizzative e relazionali, unite ad un grande intuito, sono state decisive».
Madre Amedea, però, non è stata solamente la direttrice di una struttura sanitaria. L’attuale superiora della Ancelle della Carità parla di lei come di una «grande figura apostolica, legata alla vita della Chiesa nel servizio di sacerdoti e laici, com’è nello stile del Vangelo. Era una persona di cui, con gioia, mi piace definirmi figlia e amica».
Le esequie di madre Amedea Ruggeri si terranno nella chiesa di S. Ilario, in Cremona, venerdì 8 gennaio (ore 10); al termine del rito, si procederà verso il Cimitero cittadino.