Ambiente e salute: siamo figli. Una riflessione di don Bruno Bignami nella Giornata per l’ambiente

L'intervento del direttore dell'Ufficio Nazionale della Cei per i problemi sociali e il lavoro su L'Osservatore Romano in occasione della Giornata del 5 giugno

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«La salute delle persone è legata alla salute dell’economia, la salute del pianeta impatta sulla salute delle istituzioni internazionali, la salute della democrazia è una spia accesa sulla salute delle società». Con questa riflessione si apre l’intervento di don Bruno Bignami, sacerdote cremonese direttore dell’Ufficio Nazionale della Cei per i problemi sociali e il lavoro.

Un articolo pubblicato proprio nella Giornata per l’ambiente, il 5 giugno, che muove dal contesto generato dalla pandemia letto attraverso la lente del Magistero di Papa Francesco, e in particolare attraverso la lettura delle encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti: «Prima ancora che sentirci chiamati ad aver cura della creazione – scrive infatti don Bignami –  dobbiamo riscoprire che “siamo cura”. Questa è la nostra identità più profonda: attenti, solleciti, accoglienti, ospitali nei confronti della vita. Ciò accade a partire dalle situazioni più fragili e vulnerabili, più povere ed emarginate. Alla fragilità del creato corrisponde la fragilità dell’uomo. L’umanità lo ha ben compreso in occasione della pandemia, ma il passaggio culturale che ci attende non si limita alla consapevolezza della nostra vulnerabilità. Abbiamo bisogno di convertirci alla fraternità: solo insieme e attraverso scelte condivise si creano le condizioni per abitare da figli la terra. Mentre ci prendiamo cura del creato ci accorgiamo che Dio, tramite il creato, si prende cura di noi. E mentre ci prendiamo cura dei fratelli più fragili ci rendiamo conto che essi stessi si prendono cura di noi. C’è una cura reciproca che custodisce la salute dell’uomo e delle creature.»

Qui l’articolo completo su L’Osservatore Romano

 

TeleRadio Cremona Cittanova
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