Santuario di Caravaggio invaso da centinaia bambini e ragazzi dei Grest martedì 28 giugno. Dopo il Giubileo degli animatori, la sera del 21 giugno in Cattedrale con il passaggio dalla Porta Santa, l’attenzione è andata ai più piccoli, che sono stati coinvolti una giornata che ha saputo unire divertimento e spiritualità.
Circa una trentina gli oratori presenti. In particolare quelli delle zone pastorali 1 e 2, ma non solo. C’erano Antegnate, Brignano Gera d’Adda, Calcio, Calvenzano, Caravaggio, Covo, Fontanella, Fornovo S. Giovanni, Masano, Misano, Mozzanica, Pumenengo e Vidalengo. E ancora Agnadello, Arzago d’Adda, Casirate d’Adda, Cassano d’Adda (Annunciazione e S. Maria e S. Zeno), Pandino, Rivolta d’Adda e Vailate.
Una decina i gruppi parrocchiali provenienti dalle altre zone pastorali, con i consistenti gruppi di Castelleone, Soresina e Sospiro, Pizzighettone, San Bassano, Soncino e Stagno Lombardo. Unico oratorio della città di Cremona quello di San Pietro al Po.
A dare a tutti il benvenuto, poco dopo le 10, è stato il vescovo Antonio Napolioni, che non ha voluto mancare a questo importante appuntamento, suggellato con tanto di selfie.
Ma perché ritrovarsi qui insieme? La domanda del Vescovo è stata il modo per indirizzare lo sguardo dei ragazzi a S. Maria del Fonte. Lo ha fatto con semplicità il Vescovo, e invitando tutti a rivolgere un forte «Ciao Mamma!» alla Madre di Dio e madre nostra. Un grido che si è presto trasformato in musica e ballo.
La mattinata è quindi proseguita nel divertimento. Disseminati per gli spazi verdi del Santuario tanti giochi e prove di abilità, secondo lo schema ormai consolidato delle “feste in piazza”. Quella di Caravaggio, infatti, è stata una speciale “festa in piazza” che, proposta in particolare per le zone 1 e 2, è stata allargata a tutti gli oratori della diocesi nel contesto dell’Anno Santo della Misericordia.
Durante tutta la mattinata, così come nel primo pomeriggio, infatti, i diversi gruppi hanno avuto modo di vivere un percorso di fede alla scoperta del significato del Giubileo.
Il percorso, curato delle Suore Adoratrici del SS. Sacramento di Rivolta d’Adda, aveva inizio all’ingresso della basilica, per concludersi davanti all’effigie dell’Apparizione, con le statue di Maria e Giannetta.
Nel frattempo proseguivano i giochi, con i ragazzi chiamati a guadagnare preziosi kapla, indispensabili per un particolare viaggio nei cinque continenti, con tanto di cartoline ricordo. Proprio il numero delle cartoline collezionate ha decretato a fine mattinata il vincitore: l’oratorio di Castelleone, reduce dalla vittoria casalinga nella festa in piazza della propria zona solo pochi giorni fa.
A premiare don Vittore Bariselli è stato don Paolo Arienti, della Federazione Oratori Cremonesi, affiancato sul palco da Mattia Cabrini e Alberto Ghisoni, che hanno condotto la festa chiamando di tanto in tanto a raccolta sotto il palco per qualche gioco speciale. Bambini, ragazzi, animatori … ma sono stati coinvolti anche i don, chiamati a mettersi alla prova in una sfida di tiro alla fune.
L’intensa giornata è stata organizzata dallo staff della FOCr con la collaborazione degli animatori di tutti gli oratori coinvolti. Un impegno che è stato premiato non solo in modo simbolico: il trofeo-mappamondo, infatti, oltre all’oratorio vincente, è stato assegnato anche agli adolescenti di Calvenzano, che la giuria ha ritenuto gli animatori che più si sono impegnati in questa giornata.