A Cremona serata in stile Taizé

L'iniziativa del 12 febbraio è stata occasione per presentare ufficialmente il pellegrinaggio di agosto per i giovani insieme al Vescovo

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Intima, accogliente e calda l’atmosfera dell’incontro dei giovani, nella serata di domenica 12 febbraio, con la testimonianza e lo stile di Taizé: un po’ come la chiesa del Maristella, alla periferia di Cremona, in cui si è svolto. Un appuntamento proposto dall’Ufficio diocesano di pastorale giovanile – e caldeggiato a più riprese dal Vescovo Antonio – per favorire l’approccio meno formale e più concreto con l’esperienza della Comunità monastica interconfessionale che ad agosto 2017 ospiterà il pellegrinaggio dei giovani della Diocesi.

A condurre la serata al Maristella, reduci da analoghi incontri in altre diocesi italiane, si sono avvicendati due Fratelli della Comunità di Taizé, frère John e frère Xavier.

Ad ascoltarli, nella prima parte dedicata alla presentazione della proposta, oltre al Vescovo Antonio anche diversi sacerdoti impegnati in pastorale o in responsabilità diocesane, tra cui don Federico Celini, referente per le attività ecumeniche.

Ai giovani cremonesi si sono affiancati anche amici di Taizé delle diocesi di Crema, Milano e Brescia.

Introduzione di don Arienti

Intervento del Vescovo

Con semplicità frère John, teologo e biblista statunitense, ha illustrato i tratti che da decenni rendono il “pellegrinaggio di fiducia” a Taizé un’esperienza che tocca le corde profonde dei giovani: la preghiera riscoperta nel ritmo della giornata, la condivisione tra culture e appartenenze che imparano ad ascoltarsi, l’essenzialità come stile di vita.

Ingredienti genuini, antichi quanto il monachesimo, rigenerati in forme libere dalle incrostazioni del tempo. Freschezza e creatività che l’ascolto della Parola sa trasformare in progetti di umanità nuova, in cammini di liberazione e di giustizia. I giovani ne sono capaci.

Presentazione di frère John

Risposte al dibattito

Conclusioni di don Arienti

Anche “l’assaggio” di preghiera proposto alla fine della serata – 40 minuti dinanzi all’icona della croce di Taizé – ha mantenuto il ritmo e l’armonia ormai diffuse nel mondo attraverso il linguaggio del canto.

Commenti a caldo: positivi. Adesioni alla proposta: alcune entusiastiche, altre più contenute ma promettenti. Adesso occorre fare i conti con l’agenda dell’estate, così densa di mille proposte. Ma ogni albero vigoroso comincia sempre con un seme gettato.

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