«Mentre tanti fra noi raggiungono le spiagge del Mediterraneo per un meritato e rigenerante periodo di vacanza dopo i giorni difficili della pandemia – evidenziano con amarezza i componenti della Presidenza regionale delle ACLI lombarde – molte e molti sono quelli che non riescono ad arrivare a un porto sicuro, a rimettere i piedi sulla terraferma dopo un viaggio per mare carico di incertezza e speranze».
«Come restare indifferenti – sottolinea il presidente regionale Troncatti – di fronte alla notizia, l’ennesima, di bambini, donne e uomini che muoiono in mare nel tentativo di raggiungere le nostre coste? Le rive del nostro mare, i nostri porti, il nostro Paese, devono essere una meta sicura, uno spazio per ricostruire la propria storia dentro una solidarietà che non ha perimetri e confini. Le storie che tanti media ormai omettono, ma che quotidianamente si ripetono, storie di persone che non trovano un approdo, un lido, una meta, storie in cui il mare diventa la fine di un viaggio, devono scuotere le nostre coscienze e superare il silenzio e l’inedia a cui ci siamo tristemente assuefatti, forse distratti dalla pandemia, forse troppo concentrati su noi stessi».
«Le ACLI Lombarde pregano per gli esseri umani che attraversano il mare ed esprimono il proprio cordoglio per le persone che nel mare hanno incontrato la morte – dichiarano i dirigenti delle ACLI Lombardia. Non possiamo più tollerare che così tante vite, così tante storie, anneghino nel silenzio del Mediterraneo, coperti dalle onde, dalla paura dello straniero, del diverso da noi. Dobbiamo riconoscerci un’unica umanità, promuovere l’accoglienza e fare che la fraternità sia la cifra con cui misurare le nostre politiche e le nostre azioni quotidiane».
«“Ogni onda che si infrange sulle nostre spiagge – concludono i dirigenti delle ACLI regionali – porta con sé le grida e le speranze di chi avrebbe desiderato una vita differente e migliore. Ricordiamolo anche in questi giorni in cui ci piace pensare che il mare sia il luogo del nostro meritato ristoro e la meta delle nostre vacanze».