“Accogliere le fragilità. Relazioni e percorsi di autonomia”, il 17 gennaio a Cremona l’incontro con don Pierluigi Codazzi

Il direttore di Caritas Cremonese dialogherà con i presenti sugli aspetti delicati dell'accoglienza. L'evento, organizzato dal Masci Cremona 1, si terrà alle 21 presso il Seminario vescovile di via Milano

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Sulla scia del primo incontro a tema, tenutosi lo scorso 25 ottobre, presso la parrocchia di Cristo Re, a Cremona, in cui, con Paola Merlini, partendo dall’esperienza del Focolare Grassi, è stato affrontato l’argomento dell’accoglienza delle donne vittime di violenza e dei loro figli, Il gruppo “Cremona 1” del Movimento adulti scout cattolici italiani organizza, per martedì 17 gennaio, alle 21, presso il Seminario vescovile di Cremona, “Accogliere le fragilità – Relazioni e percorsi di autonomia”, un incontro con don Pierluigi Codazzi, direttore di Caritas Cremonese.

«Come Masci Cremona 1 stiamo approfondendo la conoscenza delle realtà nelle quali a livello individuale o comunitario svolgiamo qualche forma di servizio o di collaborazione – spiegano gli organizzatori –. Si tratta, non solo, ma per lo più di realtà dove si incontrano persone con fragilità, tra cui immigrati, donne vittime di violenza, ragazzi a rischio di abbandono scolastico, anziani in case di riposo e tanti altri. E nell’incontrare in modo un po’ più profondo queste realtà, ci è venuto spontaneo chiederci cosa significhi veramente accogliere: fornire coperte, cibo, casa. Ma è sufficiente? O per accogliere veramente l’altro nel totale rispetto della sua alterità, è necessario che l’altro possa sviluppare una sua capacità di vita autonoma? È necessario aiutarlo a non restare bloccato in quel assistenzialismo indispensabile in alcuni momenti? Accogliere quindi forse vuole dire anche accompagnare, creare relazioni feconde, aiutare a creare autonomia. Ma come? Quali sono i problemi in questi percorsi? Quali le difficoltà da superare? Come comunità cristiana cosa possiamo, dobbiamo e riusciamo a fare? Dove dobbiamo ancora migliorarci? E come Comunità Civile?». Tutti quesiti che troveranno risposta nel dialogo con don Codazzi, che, partendo dall’esperienza della Casa dell’Accoglienza, aiuterà i presenti a fare chiarezza su un tema tanto delicato quanto importante al giorno d’oggi e nel mondo di oggi.

«Crediamo che, in particolare, l’incontro con Don Pier, possa essere particolarmente stimolante – concludono gli scout adulti –, perché sicuramente l’esperienza della Casa dell’Accoglienza, che è simbolo di carità e ospitalità per antonomasia, apre il sipario su una molteplicità di realtà dalle quali trarre importanti spunti di riflessione e di orientamento per una azione sempre più orientata alla reale accoglienza».

L’incontro è aperto a chiunque voglia partecipare e costituisce la seconda di tre tappe. Il terzo e ultimo incontro, infatti, sarà a febbraio e affronterà il tema dei ragazzi a rischio di dispersione scolastica e che spesso provengono da situazioni di povertà economica, culturale e/o affettiva, e rischiano di non riuscire a trovare la strada per una adultità piena e responsabile.

TeleRadio Cremona Cittanova
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