A S. Stefano la Messa del vescovo al monastero della Visitazione di Soresina

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La consueta visita del vescovo Antonio al Monastero della Visitazione di Soresina il 26 dicembre ha rappresentato come ogni anno un momento di ulteriore festa e raccogliemnto che amplifica il dono del Natale nell’incontro della comunità claustrale con quella parrocchiale riunita nella Santa Messa delle ore 8.00.

Presiedendo la celebrazione eucaristica, insieme a don Enrico Strinasacchi, collaboratore  parrocchiale, a mons. Giuseppe Quirighetti, sacerdote soresinese in servizio come Osservatore Permanente presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite a New York, e don Flavio Meani, cerimoniere vescovile, il vescovo Antonio ha voluto essere vicino alle sorelle del Monastero ringraziandole della loro vita, della loro preghiera e per la loro fraternità.

«Perseverare oggi – questo lo spunto con cui il vescovo Antonio inizia l’omelia – significa aprire gli occhi e riconoscere che il Signore guida la storia molto più di quanto noi ci accorgiamo. Nel racconto del martirio di Stefano – ha aggiunto – c’è una perseveranza nella scoperta di una presenza di Gesù che ancora noi non abbiamo conosciuto a pieno: è la perseveranza della fede, è la speranza dell’attesa, della vigilanza. È  come dire che finito il Natale rincomincia l’Avvento, un tempo nel quale cercare Gesù davanti a noi, perché sempre vivo: questa è la grande novità, che lo Spirito Santo è all’opera, sempre, ovunque».

«La perseveranza – ha quindi proseguito nella sua riflessione monsignor Napolioni – non dipende dalla nostra bravura, ma dalla nostra contemplazione, ecco perché le monache ci sono preziose, perché la loro vita apparentemente sprecata, protetta in questo nido è in un luogo di vigilanza, di attenzione al mondo perché tutti si accorgano che lo Spirito di Dio è all’opera, da accogliere con umiltà e senza pessimismo».

Durante la preghiera universale S.E mons Napolioni ha aggiunto una invocazione particolare per la prossima sua visita pastorale nella parrocchia soresinese che si svolgerà dal 10 al 12 febbraio 2023, durante la quale incontrerà le varie realtà della comunità e celebrerà la Giornata del Malato presso la locale Casa di Riposo “Zucchi Falcina”.

Dopo la Santa Messa il vescovo Antonio ha incontrato in modo semplice e privato le sorelle visitandine in parlatorio, scambiandosi gli auguri natalizi, aggiornandosi sulla loro salute e raccogliendo i loro pensieri. Sono otto le sorelle residenti all’interno della clausura. La loro giornata monastica si svolge tra preghiera liturgica e preghiera personale, lavoro, esercizi comuni, distensione, in un’atmosfera di silenzio e di raccoglimento che favorisce l’unione con Dio, ma è anche incontro con chi bussa al portoncino tanto amato dai soresinesi e non solo.

Donatella Carminati
TeleRadio Cremona Cittanova
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