A S. Sigismondo la festa di san Domenico con il vescovo emerito Lafranconi

Martedì, nella memoria del Fondatore dei Predicatori, Messa alle 7 e Vespri alle 18

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Solenne celebrazione domenica 6 agosto in San Sigismondo, a Cremona. L’occasione è stata la festa di san Domenico di Guzman, fondatore dell’Ordine dei frati predicatori: per l’occasione la Messa delle 11 è stata presieduta dal vescovo emerito di Cremona, mons. Dante Lafranconi, che l’8 dicembre 2007 accolse ufficialmente a Cremona la comunità claustrale domenicana.

In molti hanno voluto partecipare alla celebrazione per far sentire alle monache l’affetto e la gratitudine per una presenza discreta e silenziosa, ma sempre più percepita come significativa e importante per la Diocesi e la Città.

Le claustrali domenicane sono ormai entrate nel cuore dei Cremonesi. A testimoniarlo basterebbero i numerosi messaggi con richieste di preghiere che i fedeli lasciano quotidianamente nella chiesa monastica ai piedi dell’immagine della Madonna. Molti sono quelli che dicono l’aiuto spirituale e il conforto avuto in momenti di dolore nel sentire le campane o al vedere il campanile di S. Sigismondo dalle finestre del vicino Ospedale. Per tanti è motivo di speranza sapere che le monache presentano al Signore le preoccupazioni, le angosce, le gioie e le attese di tutti. Ma a testimoniarlo è soprattutto la premurosa vicinanza di volontariato e di beneficenza offerti alla comunità. «Sono innumerevoli i cremonesi che ci aiutano – dice madre Lucia Soncini, priora del Monastero – e noi trasformiamo ogni giorno in preghiera la nostra gratitudine».

Da 10 anni le claustrali risiedono nel complesso monastico di S. Sigismondo e l’appuntamento della solennità di san Domenico, loro Fondatore, è uno dei più sentiti.

Per l’occasione l’Eucaristia delle ore 11 è stata presieduta dal vescovo emerito di Cremona, mons. Dante Lafranconi, circondato dai numerosi ministranti che abitualmente prestano servizio nella chiesa monastica, mentre era all’organo Antonio Disingrini, fedelissimo animatore musicale della basilica.

Mons. Lafranconi nell’omelia ha evidenziato che oggi, come ai tempi di san Domenico, non pochi battezzati sembrano più attratti dal mondo e dalle sue vanità che affascinati dalla Parola illuminata e illuminante del Signore Gesù. Il Vescovo emerito ha sottolineato che non basta ascoltare la Parola, ma è necessario viverla, testimoniarla e comunicarla agli altri.

Egli ha poi ricordato che come san Domenico non si è scoraggiato e lasciato fermare dalle difficoltà incontrate nella predicazione: così anche ogni cristiano deve annunciare con gioia e coraggio la propria fede. Ogni stella è una luce e rimane tale anche per chi chiude gli occhi – ha detto mons. Lafranconi -. Così ogni credente è sale della terra e luce del nostro mondo dissipato e disorientato, anche quando gli sembra di essere di rimanere solo e inascoltato. Infine esortato a trovare, nelle ferie estive, tempo non solo per riposare o per prendere il sole, ma anche per ascoltare la Parola di Dio e per approfondire la fede con lo studio del catechismo.

Photogallery della Messa del 6 agosto

 

Prossimi appuntamenti

La festa di san Domenico continuerà con la Messa che alle ore 7 di martedì 8 agosto, memoria liturgica del santo fondatore dei Predicatori, sarà presieduta da un frate cappuccino del convento di via Brescia, a ricordo del legame di amicizia che ha legato in vita i santi Francesco e Domenico e che perdura nei rispettivi due Ordini da oltre otto secoli. A questa celebrazione la comunità claustrale ha invitato in modo particolare i sacerdoti della città, impegnati la domenica nel ministero parrocchiale e perciò impossibilitati a partecipare alla festa del 6 agosto.

Alle 18 di martedì 8 agosto il canto dei Vespri nella memoria del Fondatore.

Dopo la celebrazione di martedì 8 agosto il prossimo appuntamento è per la seconda apertura annuale del chiostro e del refettorio domenica 17 settembre.

 

Locandina delle celebrazioni del 6 e dell’8 agosto

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