A S. Imerio ricordato don Antonio Concesa

Fu parroco dal 1961 al 1981

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“Sacerdote zelante, con notevole capacità organizzativa e una laboriosità fervida e metodica”. Così mons. Danio Bolognini, vescovo di Cremona tra il 1952 e il 1972, presentava don Antonio Concesa alla parrocchia di S. Imerio quando lo nominò parroco nell’ottobre del 1961. Un incarico che ricoprì per un ventennio, stroncato da un malore il 26 agosto del 1981 a soli sessantadue anni.

In occasione dell’anniversario di morte, la Messa celebrata nel pomeriggio di giovedì 26 agosto presso la parrocchia di S. Imerio in Cremona ha visto la partecipazione di sacerdoti e fedeli che, guidati da don Gianni Cavagnoli (ai tempi vicario parrocchiale), ne hanno onorato la memoria ricordandolo nella preghiera.

«Gli anniversari di morte – ha ricordato don Cavagnoli – sono sempre occasione di memoria, per ricordare quanto il nostro don Antonio fosse legato alla sua comunità e viceversa». Ed è dunque significativo il fatto che il ricordo venga reso vivo durante una celebrazione eucaristica, perché «è l’Eucaristia stessa a essere memoria viva, come noi lo siamo per il nostro fratello, che ha abitato questa Chiesa, questa famiglia». Come un buon padre, infatti, don Concesa «ha vissuto con grande fedeltà il proprio ministero, tentando di preservare la tradizione, ovvero ciò che gli era stato consegnato da coloro che sono venuti prima di lui, con zelo e, talvolta, un poco di durezza».

Il ricordo di don Cavagnoli – e dei sacerdoti che, insieme a lui, hanno concelebrato l’Eucaristia – è dunque quello di un pastore serio e austero, capace però di «prendere per mano noi chierichetti e tante altre persone, nella vita di ogni giorno, per accostarci a Cristo», come ricorda don Stefano Zoppi nella breve pubblicazione dedicata all’ex parroco di S. Imerio.

Nonostante un carattere apparentemente severo e deciso, «don Concesa custodiva un animo colto, appassionato ed appassionante: legatissimo alla liturgia, seppe, nel corso del suo ministero, educare generazioni di fedeli alla cura della propria fede», trasmettendo loro l’amore per la Chiesa che egli stesso provava nel proprio cuore. «Don Antonio era un uomo intelligente, ma molto semplice – ha concluso don Cavagnoli – che sentiva una grande responsabilità nei confronti del ministero che la Chiesa gli aveva affidato».

E forse sono state proprio la semplicità d’animo, insieme ad un’autentica franchezza, a permette di custodire, in chi ha conosciuto don Antonio Concesa una memoria così vivida, tanto che anche don Antonio Bandirali – parroco di S. Imerio – pur non avendolo mai conosciuto ha voluto evidenziare come «il ricordo di don Concesa sia arrivato fino a me attraverso i racconti dei tanti che hanno condiviso parte del cammino della nostra comunità insieme a lui».

Molti, infatti, sono i fedeli che hanno partecipato alla celebrazione, insieme a don Bandirali, don Stefano Zoppi, don Gino Assensi, don Ruggero Zucchelli e don Mauro Felizietti.

 

Biografia di don Antonio Concesa

Nato a Soncino nel 1919, don Antonio Concesa fu ordinato presbitero nel 1942. Il primo incarico che ricoprì fu quello di vicario nella Parrocchia di Sant’Abbondio, in Cremona, dal 1942. Due anni dopo fu nominato vicario nella Parrocchia di San Leonardo in Casalmaggiore. L’anno seguente ricevette la nomina a vicario nella Parrocchia della Cattedrale. Dal 1952 ricoprì l’incarico di Assistente dei Giovani di Azione Cattolica. Nel 1961 fu poi nominato Parroco di Sant’Imerio, in Cremona. Morto a Tonfano di Pietrasanta il 26 agosto 1981, fu sepolto nel cimitero della città natale, Soncino.

Andrea Bassani
TeleRadio Cremona Cittanova
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