A dicembre il congedo de “La Vita Cattolica”: in corso un riassetto complessivo per la gestione degli strumenti di comunicazione della Diocesi

L'annuncio nella conferenza stampa di mercoledì 20 settembre

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Dopo più di un secolo di prezioso servizio alla vita della comunità ecclesiale, la Società NEC-Nuova Editrice Cremonese ha disposto di sospendere, da gennaio 2018, la pubblicazione del settimanale “La Vita Cattolica”. Nello stesso tempo la Diocesi di Cremona sta ridefinendo un nuovo assetto societario per la gestione degli strumenti della comunicazione che consenta di ottimizzare le risorse umane, convergendo su canali informativi che possano meglio servire le comunità cristiane del territorio.

La decisione è stata presa dopo mesi di seria verifica circa la sostenibilità economica della Società NEC e riguardo l’effettivo servizio che lo strumento cartaceo di informazione settimanale rende alla comunità diocesana, così territorialmente estesa. I dati di abbonamenti e vendite in costante contrazione da più di un decennio, la velocità con cui le persone oggi accedono all’informazione “in tempo reale”, la trasformazione multimediale che la comunicazione ha ormai attuato e attuerà sempre più nel breve periodo, indicano come gli obiettivi per cui è stata pensata “La Vita Cattolica” non siano più raggiunti da questo strumento nell’attuale contesto.

L’annuncio nella conferenza stampa organizzata nella tarda mattinata di mercoledì 20 settembre presso il Centro pastorale diocesano di Cremona e che ha visto intervenire Enrica Ferraroni (presidente TRC e già presidente NEC), mons. Attilio Cibolini (direttore responsabile “La Vita Cattolica” e TeleRadio Cremona Cittanova), don Enrico Maggi (incaricato diocesano per le Comunicazioni sociali) e don Gianpaolo Maccagni (vicario episcopale per la Pastorale).

Neanche un anno è trascorso dalla celebrazione del centenario del settimanale diocesano “La Vita Cattolica”: un tributo doveroso ad un’avvincente avventura di servizio all’informazione ecclesiale e terrioriale in diocesi. Cento anni: un’eternità, se misurata sulla parallela trasformazione sociale ed ecclesiale, ma soprattutto tecnologica. L’orizzonte entro il quale era nata quell’intuizione non esiste più: la comunicazione ha, nel frattempo, imboccato freneticamente altre strade. Non è facile, e non sempre è gradito, scegliere di cambiare.

Il congedo da “La Vita Cattolica” a dicembre 2017, dunque, non ha il sapore di un semplice “taglio sul bilancio”. Intende invece – come presto diverrà evidente – essere il primo passaggio del complessivo rilancio di tutto il comparto della comunicazione diocesana. Si stanno ponendo le premesse affinché il lavoro e la passione di quanti – da tanti anni – operano nel settore possa raggiungere il suo obiettivo: raggiungere più persone, là dove vivono, nei loro pensieri  e convincimenti, nelle pieghe quotidiane dell’esistenza. Laddove nasce il confronto serio tra la vita e la fede.

 

Mons. Viganò durante le celebrazioni centenarie diceva

Il prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, mons. Dario Edoardo Viganò, nel suo competente intervento durante le celebrazioni centenarie de “La Vita Cattolica”  aveva tracciato – profeticamente – il processo di rinnovamento che ora inizia a prendere corpo anche in diocesi. Viganò diceva:

«Riannodando i fili della nostra riflessione con la storia del settimanale diocesano “La Vita Cattolica” di Cremona, possiamo concludere che ci troviamo dinanzi certamente alla crisi e al mutamento di un settore, di un ambito dei media, quello dell’informazione stampata e in generale dell’informazione tutta. È la crisi più cogente che viviamo, ma attenzione: non si tratta di una crisi del racconto del territorio e di una comunità diocesana. È in crisi il modello produttivo e di processamento delle notizie. Si è cercato in questi anni di coordinare i media immaginando un modello molti-mediale. Si tratta oggi di accettare la sfida di una produzione che sia da subito pensata come multi-mediale. Ciò significa processare le notizie producendole poi per i differenti canali di uscita: dai testi brevi del web, ai podcast e alle video news. Altro elemento fondamentale è assumere il paradigma “User First” [prima l’utente, n.d.r.] che significa anzitutto comprendere quelli che sono i bisogni degli utenti, senza mai presumere di conoscerli. […] Certamente va lodato, nella storia del settimanale «La Vita Cattolica», un’intuizione positiva e anzitempo su questo fronte già negli anni Novanta […]. Mons. Nicolini, raccogliendo l’invito del Concilio Vaticano II e dell’Inter mirifica, promuove nella diocesi una “Casa della comunicazione”, uno spazio dove far convergere i vari media diocesani. Ma la logica dello “User First” si pone oltre il modello della centralizzazione dei media. […] Il settimanale diocesano deve raccogliere la sfida anche di porre attenzione alle esigenze che non possono essere predeterminate. Qui sta il valore aggiunto di un settimanale diocesano, o meglio di una produzione multimediale diocesana: saper incontrare le persone, ascoltarle e raccontarle. In un certo senso è il richiamo alla sfida a “rafforzare la dimensione popolare”, una delle parole chiave proprio de «La Vita Cattolica» […]. Giunti dunque sulla soglia dei 100 anni, si dipana un nuovo orizzonte, una serie di sfide complesse ma di certo stimolanti. Il valore della storia che porta i segni dei cambiamenti e ha la forza di rigenerarsi secondo i paradigmi della contemporaneità».

 

I prossimi mesi

La società Nuova Editrice Cremonese precisa che “La Vita Cattolica” prosegue regolarmente le sue uscite settimanali sino a fine dicembre 2017. Non si annullano gli abbonamenti, le vendite in edicola e nelle rivendite parrocchiali. Tutti gli abbonati saranno contattati per spiegare che il loro abbonamento è prezioso, e per una nuova proposta loro dedicata.

 

I progetti

La Diocesi precisa la decisa volontà di incentivare la presenza dei media cattolici, su due versanti:

1- il potenziamento degli strumenti web e multimediali

  • Evoluzione del portale diocesano www.diocesidicremona.it: gradualmente integrerà l’informazione delle comunità cristiane, su una sezione diversa da quella “istituzionale” diocesana. In questo servizio confluiranno e avranno visibilità anche le collaborazioni dalle Parrocchie della diocesi. Tempi di realizzazione: fine 2018.
  • L’informazione della chiesa cremonese sarà implementata anche sui social media, favorendo il dialogo con gli utenti e la possibilità di ricevere l’informazione in formato mobile.
  • Potenziamento del centro di produzione televisiva: continuerà la sua attività assicurando visibilità e copertura a momenti liturgici e culturali di rilievo, oltre che con un suo notiziario settimanale.
  • La diffusione radiofonica procederà nel medio periodo via web.

2- Il coinvolgimento della pastorale parrocchiale

  • Promozione e diffusione del quotidiano Avvenire, con la pagina domenicale sulla vita della chiesa di Cremona (allo studio l’eventualità di un raddoppio).
  • Proposta di nuovo prodotto cartaceo periodico (in fase di studio), su abbonamento, per l’informazione e approfondimento tematico, da proporre/adottare per fedeli laici e operatori pastorali. Uno strumento utile in una fase di transizione.

Sui media della Diocesi saranno approfonditi gli aspetti della trasformazione in corso.

L’Ufficio Comunicazioni Sociali è disponibile a collaborare per una riflessione Zonale o parrocchiale.

 

I contributi audio della conferenza stampa

Enrica Ferraroni

mons. Attilio Cibolini

don Gianpaolo Maccagni

don Enrico Maggi

 

Per approfondire

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