A Cremona la “Luce della Pace di Betlemme”

Accolta ufficialmente sabato 16 dicembre presso la Casa dell'accoglienza di Cremona, si diffonderà grazie all'impegno degli scout del Masci

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È giunta anche quest’anno all’ombra del Torrazzo la “Luce della Pace di Betlemme”, la fiamma attinta dalla Chiesa della Natività in Terra Santa che, grazie agli Scout, in prossimità del Natale viaggia per irradiare speranza in tutto il mondo. L’accoglienza ufficiale nel pomeriggio di sabato 16 dicembre presso la Casa dell’accoglienza di Cremona.

Un luogo non scelto in modo casuale dagli scout del Masci (Movimento di Adulti Scout Cattolici Italiani) che ogni anno promuovono questa iniziativa: la principale opera segno della Caritas diocesana, luogo di fatiche e sofferenze, è però anche spazio di integrazione e speranza proprio attraverso l’accoglienza.

Presente il direttore di Caritas Cremonese, don Antonio Pezzetti, gli scout adulti del Masci e il folto gruppo di lupetti del branco ”Grande Fiume” del Cremona 3, insieme a diversi altri cremonesi per i quali questo appuntamento è diventato tradizionale.

Tutti in cerchio per un momento di riflessione e preghiera attorno a quella luce, di cui è stato spiegato il profondo significato simbolico.

Una fiamma dalla quale tutti hanno poi attinto per accendere lanterne, lumini e candele, per portare quella luce nelle proprie case e nelle proprie comunità , unitamente al suo messaggio.

Per tutti anche un duplice impegno: continuare a pregare, sempre, per la pace; e portare nel mondo, attraverso il proprio impegno quotidiano, questo messaggio di fratellanza.

La fiamma nei prossimi giorni continuerà ad ardere nella cappella della Casa dell’accoglienza offrendo ancora la possibilità di attingere ad essa. Il Masci, invece, se ne farà portatore in luoghi di particolare significato.

Lunedì 18 dicembre, in mattinata, la Luce sarà portata a Palazzo Comunale, al sindaco Gianluca Galimberti, quale consegna simbolica a tutta la comunità civile; nel pomeriggio altrettanto si farà a Palazzo vescovile, affidandola al Vescovo e con lui all’intera Chiesa cremonese.

La Luce sarà portata anche a Casa di Nostra Signora, in ospedali e case di riposo.

Domenica 17 dicembre la Luce arriverà in diverse parrocchie e persino nel carcere cittadino durante la Messa domenicale.

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L’origine dell’iniziativa

Nella Chiesa della Natività di Betlemme c’è una lampada a olio che arde perennemente da lungo tempo, probabilmente già qualche secolo dopo la venuta di Cristo. La lampada è posizionata sul punto ove si presume sia stata la mangiatoia nella quale fu messo il Salva­tore in fasce. La lampada è alimentata dall’olio donato dalle nazioni cristiane, una volta all’anno, a turno: Cristo, Luce delle genti, continua ad irradiare la sua Parola da Betlemme nel mondo intero.

Il viaggio della Luce della pace di Betlemme è iniziato nel 1986 per iniziativa degli Scout austriaci. Di anno in anno, proprio grazie a questa associazione, è cresciuta la partecipazione e l’entusiasmo in ogni parte d’Europa. In Italia la Luce è arrivata subito nel 1986 a opera degli Scout del Sud Tirol: la diffusione della fiammella, per alcuni anni limitata al territorio dell’Alto Adige, si è propagata presto anche nel resto dello Stivale. Nel 1994 in Veneto è stato costituito un comitato spontaneo che, nel Natale dello stesso anno, ha partecipato alla manifestazione di Vienna, portando quindi la fiamma in Italia dove, viaggiando in treno, ha raggiunto diverse località della Penisola. Da allora questo avviene ogni anno: la Luce, accesa alla lampada ad olio che arde perennemente nella chiesa della Natività di Betlemme, alimentata dall’olio donato da tutte le Nazioni cristiane della Terra, raggiunge così varie città italiane.

La “Luce della Pace di Betlemme” non ha solo significato religioso, ma traduce in sé molti valori civili, etici e morali accettati anche da chi non pensa di condividere una fede.

Oggi, grazie all’impegno degli Scout di tutte le associazioni circa un milione di persone in Italia portano “La Luce della Pace” nelle proprie case, gruppi, associazioni famiglie, comunità, parrocchie. Donata a tutti coloro che condividono i valori di pace e fratellanza, senza distinzione di credo o razza

 

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