A Casalmaggiore la “Tenda del silenzio”

Allestita il 22 e 23 febbraio in pizza Garibaldi dal locale circolo Acli in risposta all'appello del Papa per una Giornata di preghiera e digiuno per la pace, con lo sguardo rivolto in particolare alla Repubblica Democratica del Congo e al Sud Sudan

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Come risposta all’appello di papa Francesco per una speciale Giornata di preghiera e digiuno per la pace, guardando in particolare alla Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan, il circolo Acli di Casalmaggiore ha proposto, per giovedì 22 e venerdì 23 febbraio, la “Tenda del silenzio”.

Si tratta di una iniziativa ideata per la prima volta nel 2002, alla Casa della carità gestita a Milano da don Colmegna, come risposta alla violenza scaturita in seguito agli attentati alle Torri gemelle attraverso la proposta di mettersi dalla parte di chi non ha voce rinunciando alla propria, posticipando ad altre occasioni il fare a tutti i costi nella convinzione che a volte occorre fermarsi e fare silenzio.

Una proposta che, grazie alla Acli, per la prima volta arriva anche a Casalmaggiore, sotto i portici del Comune (piazza Garibaldi). La “Tenda del silenzio” intende rappresentare uno spazio di preghiera silenziosa, o comunque di riflessione personale, in cui liberamente chi vorrà entrare potrà dedicare una parte del suo tempo a conoscere la storia di questi paesi.

La Tenda è stata aperta nella mattinata di giovedì 22 febbraio e proseguirà per l’intera giornata di venerdì, dalle 10 alle 23.

A chiudere l’iniziativa sarà, la sera di venerdì 23 febbraio, dalle 20.30, un momento di riflessione “ad alta voce”, durante il quale sarà proposto il messaggio inviato da papa Francesco alla Tenda di Cristo. Quindi si concluderà il digiuno condividendo i prodotti offerti dal commercio equo e solidale di Casalmaggiore.

Sono diverse le realtà territoriali che hanno aderito: dalla scuola primaria di Vicobellignano al Cpia di Casalmaggiore, dall’associazione M.I.A. a Casa Paola, la struttura di Rivarolo del Re che fa parte della Tenda di Cristo.

Ad aiutare a fare il punto sui due paesi africani, dove il circolo vizioso della violenza continua da anni e dove migliaia di persone innocenti sono uccise a causa di interessi egoistici e dell’attaccamento morboso al potere, con un comunicato diretto proprio al circolo Acli di Casalmaggiore, è padre Fabien Kalehezo T’chiribuka, missionario saveriano responsabile per le missioni estere in Africa.  “Le popolazioni sono prese in ostaggio e il futuro diventa sempre più insicuro – spiega il religioso –. I diritti dell’uomo sono calpestati a cielo aperto e i cristiani cattolici sono presi di mira. I luoghi di culto desacralizzati e i preti picchiati o imprigionati perché denunciano la situazione politica di stallo e di abuso”. E ancora: “Con il suo invito a digiuno e preghiera per questi due paesi martiri, papa Francesco vuole svegliare in noi la consapevolezza e l’attenzione di ciò che succede in quelle parti del mondo. Questa consapevolezza deve portarci alla solidarietà attraverso gesti e mezzi concreti che possono fermare la violenza”.

Locandina dell’evento

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