Hanno preso il via lunedì 20 marzo, alla presenza del vescovo Antonio Napolinioni, gli esercizi spirituali quaresimali per adulti promossi dalla Zona pastorale 3. “Protagonisti nel Mistero della Chiesa” il titolo dell’iniziativa che, nella prima serata, ha focalizzato l’attenzione su santo Stefano, “uomo pieno di fede e di Spirito Santo a immagine di Gesù”. Nelle serate di martedì 21 e mercoledì 22 marzo a proporre le lectio Paola Bignardi, guardando a Filippo e Paolo.
Ogni sera appuntamento comunitario presso la chiesa del Buon Pastore dell’oratorio Sirino di Soresina. Molti i fedeli che hanno aderito alla proposta quaresimale, dalle diverse parrocchie della Zona. Oltre alla lectio un laboratorio a gruppi, il tutto accompagnato dalla preghiera comunitaria e personale.
Lunedì sera gli esercizi hanno preso il via con la preghiera, la recita comunitaria dell’Implorazione del giusto perseguitato (Salmo 35), il canto e la lettura di un brano degli Atti degli Apostoli (6,7-15.7, 55-60), cui è seguita la lectio del Vescovo. «Protagonista di questa serata – ha spiegato il Vescovo – è la Parola di Dio. Abbiamo ascoltato: “la Parola di Dio si diffondeva”. Noi siamo qui perché la Parola si è già diffusa. Ma deve diffondersi ancora, infatti non ha ancora pervaso tutti noi, le nostre menti e le nostre anime, ogni singola piega del nostro essere. E più si diventa adulti, più di fatica a raggiungere questa totalità. Questi esercizi devono servire a far entrare Dio in tutta la nostra persona e in completamente nella nostra esistenza».
Guardando poi alle figure degli apostoli scelti per accompagnare gli esercizi spirituali, mons. Napolioni ha sottolineato che «la Chiesa è un fatto umano e, sempre, è dovuta andare incontro agli uomini facendosi missionaria per consentire la diffusione del Vangelo».
La riflessione del Vescovo, con numerose citazioni di Papa Francesco, si è concentrata quindi sulla figura di Stefano: «Uomo dei prodigi e pieno di grazia. “Pieno di grazia” ci fa pensare a Maria, mentre i “prodigi” ci fanno pensare a Gesù. Stefano è un cristiano forte, fatto forte dal Vangelo, dalla Parola di Dio. E lui, che non aveva studiato teologia, ma era conquistato da Dio, sa discutere nella sinagoga di Dio e della sua Parola. Era figlio del popolo, ma capisce che sta iniziando un popolo nuovo e chi non comprenderà, lo accuserà, lo perseguiterà, lo martirizzerà lapidandolo. Stefano, infatti, tocca il tempio e la legge in un momento in cui venivano prima le usanze anziché il Vangelo, i luoghi anziché le persone». Un momento di smarrimento nella storia dei cristiani in cui Stefano trova la via e ha il coraggio di indicarla.
Avviandosi alla conclusione della sua lectio, il Vescovo ha aggiunto: «Dobbiamo chiudere questi esercizi spirituali in gioia, la gioia del Vangelo che è Cristo eterno, come Stefano. Stefano, infatti, dimostrando la sua gioia ha vinto, ha guadagnato un benessere superiore che nessuno gli può togliere. Stefano è la Chiesa che nasce soffrendo, ma forte dello Spirito Santo. Invochiamo lo Spirito oggi, stasera, sempre su di noi per essere evangelizzatori come Stefano, per diffondere le Scritture che sono libere di trovare compimento in Gesù vivo, morto e risorto».
Il Vescovo ha quindi proposto due riflessioni ai presenti che, divisi in diversi gruppi, hanno meditato insieme il brano degli Atti degli Apostoli e gli spunti offerti dalla lectio.
Ritornati al momento comunitario, prima della benedizione, il Vescovo ha così congedato i presenti: «Per fare che questa sera sia solo l’inizio e non una cosa da concludere in fretta, ognuno fissi un’idea nella mente, la cosa che gli è rimasta più impressa. E come Stefano consegna il suo spirito al Signore, noi affidiamoci al Padre». Il Padre a cui, con il Padre Nostro, i presenti si sono affidati prima di ricevere la benedizione e darsi appuntamento alle altre due serate di esercizi spirituali con Paola Bignardi.
Annalisa Tondini