Torrazzo con vista è tornato per la sua seconda stagione. Il video podcast girato proprio nel cuore di Cremona, all’interno del celebre simbolo cittadino, ha dedicato la seconda puntata a un tema cruciale, sia a livello locale che globale: la sostenibilità. La trasmissione – ideata per raccontare luoghi, storie e valori del territorio cremonese – questa volta ha scelto di ampliare notevolmente il proprio orizzonte e affrontare un argomento che non è solo di moda, ma decisivo per il futuro collettivo. Ospiti della puntata, disponibile dalle 12.30 della domenica sulle principali piattaforme podcast, sono stati due autorevoli esponenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Da una parte la professoressa Anna Maria Fellegara, prorettore dell’Ateneo; dall’altra il professor Francesco Timpano, docente della sede di Piacenza e componente del Consiglio di amministrazione della Cattolica. Il loro dialogo, che ha intrecciato prospettive macroeconomiche, formative e imprenditoriali, calandole nella realtà di Cremona e del suo territorio, ha sollevato diversi temi chiave, regalando nuove prospettive per l’analisi della questione.
La professoressa Fellegara ha ricordato come la sostenibilità non possa essere relegata a slogan, ma vada letta nelle dinamiche globali ed europee. «Apparentemente – ha raccontato – il secondo mandato della Commissione Von Der Leyen sembrerebbe aver “raffreddato” l’agenda dell’Unione Europea sul tema. In realtà, è più una situazione percepita che reale. Nel primo mandato si sentiva l’esigenza di porre la questione in primo piano, perché se ne parlasse. Ora siamo nella fase più operativa, in cui individui e società sono chiamati a impegnarsi in prima persona a domandarsi cosa possano fare, da soli e insieme, come comunità, per cambiare le cose».
A testimonianza di questo, va rilevato che le politiche comunitarie e nazionali stanno proseguendo nella direzione della sostenibilità, innanzitutto da punto di vista ambientale, tanto che, secondo i dati dell’Istat citati dal professor Timpano «molte aziende, anche medio-piccole, stanno realizzando interventi sostenibili ben più ampi di quanto esse stesse percepiscano, specie in ambito ambientale. Si tratta di una spinta che arriva da più fronti, in primis quello dei clienti. Inoltre, moltissime realtà, e in questo Cremona è un esempio con l’agroalimentare, sono inserite in filiere molto complesse, nelle quali ogni attore ha a cuore il territorio e, di conseguenza, agisce per tutelarlo». E ha aggiunto un fattore importante: «Aderire agli obiettivi dell’Agenda 2030 non limita il profitto, ma i dati ci dicono che ne accresce la redditività. Innovazione, rispetto dell’ambiente e responsabilità sociale sono aspetti che migliorano la competitività». E se alle aziende è chiesto di operare in prima persona per la sostenibilità, non è possibile affrontare il tema senza includere l’aspetto formativo. «In Cattolica – ha sottolineato Fellegara – la sostenibilità non è un tema aggiuntivo, ma una vocazione, anche in risposta agli inviti della Laudato si’».
Il Torrazzo, simbolo di solidità e identità, diventa così cornice ideale per un confronto che parla al futuro, che permette di alzare lo sguardo sul domani. In una città come Cremona, dove la tradizione incontra la capacità di innovare, questa nuova puntata di Torrazzo con vista ha mostrato che la sostenibilità non è un tema astratto, ma un percorso concreto che unisce istituzioni, imprese e cittadini, di oggi e di domani.