Sabato 11 novembre in Cattedrale omaggio a Dietrich Buxtehude

Alle 17.15 esecuzione del maestro Marco Ruggeri, impegnato in una “maratona” musicale che proseguirà anche nei due sabato successivi

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Omaggio a Dietrich Buxtehude, nella cornice della Cattedrale di Cremona. In tutto, 10 appuntamenti programmati al sabato, prima della Messa prefestiva, alle 17.15. Si tratta della seconda parte dell’opera omnia per organo di quello che è considerato il principale organista tedesco prima di Bach. Protagonista di questa “maratona” musicale, alla tastiera del Mascioni, il maestro – Marco Ruggeri.

«Sette concerti – spiega l’organista cremonese – li ho già eseguiti in maggio-giugno, gli altri tre sono in calendario rispettivamente l’11, il 18 e il 25 novembre. A questi ho aggiunto due concerti vocali (sempre con opere di Buxtehude) con il Coro “Il Discanto” diretto da Daniele Scolari: un concerto già fatto in giugno, l’altro, il 4 novembre, quando il Coro di Scolari ha eseguito una delle opere corali più intense di Buxtehude, la cantata “Membra Jesu nostri”, una contemplazione in musica del corpo martoriato di Cristo crocifisso».

Note di grande espressività e drammaticità, veramente ben eseguite dal coro di Scolari che, come già in giugno, si è posizionato sulla controcantoria del presbiterio, di fronte all’organo Mascioni. Collocazione storica, raramente utilizzata, ma ideale per l’assieme vocale-strumentale e per la resa acustica nella Cattedrale.

 

Programma dei prossimi appuntamenti

Sabato 11 novembre, ore 17.15

  • Preludio in fa#, BuxWV146
  • Nun bitten wir, BuxWV208
  • Canzona in Do, BuxWV166
  • Gelobet seist du, BuxWV188
  • Nun bitten wir, BuxWV209
  • Nun komm, der Heiden Heiland, Bux

Sabato 18 novembre, ore 17.15

  • Toccata in re, BuxWV155
  • Vater unser im Himmelreich, BuxWV219
  • Nun lob mein Seel, BuxWV214
  • Toccata in Sol, BuxWV164
  • Jesus Christus, BuxWV198
  • Canzonetta in mi, BuxWV169
  • Fuga in Sol, BuxWV175
  • Von Gott will ich, BuxWV220
  • Von Gott will ich, BuxWV221
  • Toccata in Fa, BuxWV156

Sabato 25 novembre – ore 17.15

  • Preludio in Do, BuxWV138
  • Puer natus est, BuxWV217
  • Canzona in re, BuxWV168
  • Herr Jesu Christ, BuxWV193
  • Passacaglia, BuxWV161
  • Wie schön leuchtet, BuxWV223
  • Wär Gott nicht, BuxWV222
  • Wir danken dir, BuxWV224
  • Preludio in sol, BuxWV149

 

Profilo dei protagonisti

Marco Ruggeri – Cremonese, è vice organista titolare della Cattedrale di Cremona. Diplomato in Organo, Clavicembalo e Direzione di coro, è laureato in Musicologia. Docente al Conservatorio di Novara e alla Scuola Diocesana di Brescia, è stato direttore della Scuola Diocesana di Cremona dal 2002 al 2015. Svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero; ha inciso oltre 20 CD con particolare interesse per la musica italiana dell’Ottocento. Autore di numerosi saggi e articoli, ha pubblicato per Ricordi un apprezzato Manuale di armonia pratica e basso continuo. Consulente per i restauri degli organi presso la Direzione Regionale di Milano dal 2006 al 2012, svolge la stessa mansione per la Diocesi di Cremona dal 1998.

Il Coro “Il Discanto”, diretto da Daniele Scolari, nasce dalla volontà di una ventina di giovani, già attivi in svariati ambiti del territorio, di unirsi e creare un proprio spazio nella musica corale sacra. Il repertorio riguarda soprattutto i grandi autori del rinascimento e barocco italiano. Ha collaborato con Fausto Caporali nella realizzazione delle cantate per voci recitanti, coro, organo e strumenti antichi Victor, Nabor, Felix pii e In Dei cognitionem. Ha partecipato alle manifestazioni per il IX centenario del Duomo di Cremona. Ha collaborato con la Cappella Musicale del Duomo di Cremona nell’esecuzione del Magnificat e della Messa in si minore di J. S. Bach. Nel 2012 ha cantato nella Basilica di Loreto per la presentazione dei volumi dei musicisti cremonesi Adamo e Remo Volpi curati da Marco Ruggeri. Partecipa alle rassegne Canticum Novum della Scuola Diocesana di Cremona.

Dietrich Buxtehude nacque a Bad Oldesloe o Helsingborg (Danimarca) nel 1637 e morì a Lubecca nel 1707. È considerato il maggiore organista tedesco prima di Johann Sebastian Bach. Svolse la propria attività come organista in varie chiese tra Danimarca e Germania del Nord, in particolare la prestigiosa Marienkirche di Lubecca. La sua fama fu tale che il giovane Bach, tra il 1705 e il 1706 si recò da lui per ascoltarlo e carpirne i segreti, compiendo il famoso viaggio a piedi di 400 chilometri.
Le mansioni musicali di Buxtehude riguardarono soltanto il servizio organistico e non la direzione del coro (maestro di cappella). Nonostante ciò, egli ci ha comunque lasciato un cospicuo numero di composizioni vocali, di grande levatura. È però ricordato soprattutto come organista, ambito nel quale ha prodotto un’opera ingente costituita in particolare da Preludi e da Corali.
Circa venti sono i Preludi (in alcuni casi detti anche Toccate), nei quali rivela una sorprendente influenza dello stile italiano, giunto in Germania attraverso la mediazione di autori quali Froberger, Schütz e Weckmann, che avevano avuto contatti diretti con la scuola italiana e in particolare con Frescobaldi e Monteverdi. I Preludi presentano una molteplicità di sezioni, alcune in stile libero-improvvisativo, altre in stile più rigoroso e fugato, dando origine ad una affascinante varietà di caratteri definita all’epoca stylus phantasticus.
Quanto ai Corali, la maggior parte è composta nella forma del corale ornato, ossia con la mano sinistra e il pedale che forniscono un accompagnamento, mentre la destra presenta il tema di corale arricchito con passaggi, scale e abbellimenti. Un più piccolo gruppo di Corali è invece scritto nello stile delle cosiddette Fantasie su corale, ossia complesse e lunghe costruzioni nelle quali il tema del corale viene presentato in vario modo, con una virtuosistica alternanza di dinamiche, colori e stili. Questi brani – a differenza dei corali ornati – non erano normalmente legati al servizio liturgico, ma venivano composti su richiesta di committenti esterni, per particolari occasioni. È il caso, ad esempio, delle grandi fantasie sul Magnificat I toni (BuxWV 203) o Nun freut euch (BuxWV 210).
Riguardo alle composizioni vocali, ci sono giunte circa 120 opere, sia su testo latino che tedesco. Anche in questo caso si tratta di pezzi per
lo più d’occasione, commissionati come le citate fantasie organistiche. Un posto importante nell’attività musicale di Buxtehude è occupato dall’organizzazione delle Abendmusiken. Si tratta di grandi concerti vocalistrumentali collocati nelle domeniche d’Avvento e finanziate da commercianti e signori della città di Lubecca. Buxtehude, che iniziò l’incarico di organista a Lubecca nel 1668 (per tenerlo per tutta la vita), aveva ereditato questa mansione dal suo predecessore Franz Tunder, con il quale però le Abendmusiken erano più semplici e limitate ad interventi dell’organo.
Con Buxtehude il successo di queste manifestazioni fu tale che l’organista chiese ed ottenne di far costruire nuove cantorie a fianco di quella
dell’organo per poter ospitare ulteriori strumentisti. Non sono conservate le musiche di questi concerti, anche se è probabile che diversi brani
vocali e organistici dell’autore fossero destinati a tali occasioni.
Buxtehude fu persona di cultura, poliglotta, poeta, amico di importanti musicisti e letterati del suo tempo. Il suo incarico di organista non era però sufficiente per vivere e veniva integrato con quello di economo contabile della chiesa. L’organo della Marienkirche di Lubecca ove Buxtehude suonò per quasi 40 anni, venne distrutto insieme alla chiesa durante il bombardamento del 28 marzo 1942.

Membra Jesu nostri – L’opera, riconosciuta come il primo oratorio luterano, è costituita da sette cantate e venne dedicata da Dietrich Buxtehude all’organista e compositore Gustaf Düben. Il testo latino Membra Jesu nostri patientis sanctissima, noto anche come Rhythmica Oratio, è un poema attribuito a Bernardo di Chiaravalle, ma, molto più probabilmente, è opera dello scrittore medioevale Arnolfo di Leuven, morto nel 1250. L’oratorio è diviso in sette parti, ciascuna delle quali corrispondente a una parte del corpo crocifisso di Gesù: piedi, ginocchia, mani, costato, torace, cuore e testa.monia pratica e basso continuo. Consulente per i restauri degli organi presso la Direzione Regionale di Milano dal 2006 al 2012, svolge la stessa mansione per la Diocesi di Cremona dal 1998.

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