Primi passi di Sinodo alla Sacra Famiglia di Soncino

Lunedì 3 ottobre l’incontro del Vescovo con gli studenti del Liceo delle Scienze umane e del Cfp Preparatore pasti dopo la visita ai bambini della Materna

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Una realtà educativa variegata, con oltre 250 studenti che spaziano dalla scuola per l’infanzia alle superiori. È la fotografia dell’Istituto Sacra Famiglia di Soncino, che il vescovo Antonio Napolioni ha visitato nella mattinata di lunedì 3 ottobre. L’occasione è stato l’avvio nel nuovo anno scolastico, collocato nel secondo centenario della nascita di santa Paola Elisabetta Cerioli.

Proprio santa Cerioli, nata a Soncino il 28 gennaio 1816 da una nobile famiglia, rimasta vedova realizzò la sua vocazione di dedicarsi a Dio nella educazione della gioventù e degli orfani, specialmente di famiglie contadine, fondando l’Istituto delle Suore della Sacra Famiglia e l’Istituto dei Padri e dei Fratelli della Sacra Famiglia.

Fu lei, pochi mesi prima della morte (avvenuta a Seriate la vigilia di Natale del 1865) ad acquistare il complesso di via Galantino, dove nel Cinquecento sorgeva il convento di S. Maria delle Grazie dei Carmelitani, oggi sede di ben tre scuole.

La visita del Vescovo è iniziata poco prima delle 10 dalla scuola dell’infanzia dove mons. Napolioni si è presentato ai bambini uno a uno, battendo loro il cinque. I piccoli, tutti con indosso i loro grembiulini colorati, insieme alle suore e alle maestre hanno proposto al Vescovo alcune canzoni.

Un clima di festa nel quale il Vescovo si è lasciato volentieri coinvolgere, scherzando con i piccoli alunni e cantando con loro.

Photogallery della visita alla scuola materna

Accompagnato da madre Firmina, la superiora, il Vescovo si è quindi spostato di poche decine di metri, al di là della chiesa, incontrando i ragazzi del liceo delle Scienze umane e del più recente Cfp per Addetto preparatore pasti, rispettivamente circa 50 e 130 studenti.

Dopo l’accoglienza nel chiostro interno, insieme al dirigente Alessio Gatta mons. Napolioni ha visitato la scuola, che conta complessivamente una 30ina di docenti.

Photogallery della visita al Liceo e al Cfp

L’appuntamento per tutti è stato quindi nella bella chiesa di S. Maria delle Grazie, vero e proprio gioiello d’arte che ha lasciato a bocca aperta il Vescovo che in questa occasione vi è entrato per la prima volta.

Qui gli studenti, insieme anche a molti soncinesi, hanno partecipato alla Messa di inizio anno scolastico presieduta dal Vescovo. Tra i concelebranti il parroco di Soncino don Mario Marinoni, il collaboratore parrocchiale don Massimo Cortellazzi, il parroco di Genivolta don Renato Onida, il segretario episcopale don Flavio Meani e due padri della Congregazione Sacra Famiglia di Orzinuovi.

Nell’omelia il Vescovo ha richiamato la necessità di una vita autentica, non impostata sull’apparire, con una maschera per piacere agli altri, tradendo così la verità. Libertà e gratuità le parole d’ordine sottolineate dal Presule, insieme al comandamento dell’amore. Amore rivolto a Dio e insieme al prossimo, tanto da rendere possibile il perdono. Solo così è possibile incarnare davvero il Vangelo, che si traduce nell’unità della grande famiglia umana. «Vi auguro con tutto il cuore – ha detto il Presule, richiamando anche l’importante testimonianza delle religiose dell’Istituto della Sacra Famiglia – di scoprire questa sorgente di vita che risorge incessantemente, e allora sarete protagonisti della rinascita delle nostre comunità».

Particolarmente suggestivo il momento dell’offertorio con la consegna del pane e del vino per l’Eucaristia accompagnati dalla danza di alcune studentesse.

La celebrazione, che è stata animata con il canto dal coro “S. Bernardino” di Soncino diretto dal maestro Giorgio Scolari, ha visto la presenza delle autorità locali: presente in particolare il sindaco Gabriele Gallina e il consigliere provinciale Giovanni Rossoni. A rappresentare l’Istituto Sacra Famiglia la Madre Vicaria.

Photogallery della Messa

L’incontro tra il Vescovo e gli studenti è quindi proseguito nella palestra della scuola. Un confronto che ha segnato una delle prime tappe del Sinodo diocesano dei giovani, di cui mons. Napolioni ha precisato il senso e gli obiettivi. Così il Vescovo ha voluto mettersi “in ascolto dei giovani” – come recita il sottotitolo del Sinodo – chiedendo agli studenti di proporre alcuni spunti di riflessione proponendo domande: «le più belle, le più dure, le più vere, le più urgenti».

Tanti i temi affrontati: da quello vocazionale, con la storia personale del vescovo Napolioni, al confronto tra religioni o alla questione del dolore. Riflessioni partite sempre da alcuni passaggi di vita dei ragazzi, con le problematiche e le aspettative di chi forse non troppo in fretta vuole diventare adulto.

Il confronto, che ha visto la presenza anche del vicario di Soncino don Fabrizio Ghisoni, è terminato con il compito affidato dal Vescovo agli studenti: disegnare (e non solo metaforicamente) la loro idea di Chiesa. La richiesta, rivolta soprattutto alle ultime classi, è stata quella di iniziare una riflessione sulla Chiesa che si desidererebbe: non per rispondere ai propri capricci, ma per trovare risposte autentiche alle domande della loro vita.

La mattinata si è conclusa con il pranzo offerto al Vescovo. E, naturalmente, preparato e servito dagli studenti del Cfp.

Photogallery dell’incontro con gli studenti

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