itinerari di arte e fede in diocesi

image_pdfimage_print

Sulle tracce di S. Omobono
patrono della città e delle Diocesi di Cremona

cattLa santità di Omobono Tucenghi (Cremona circa 1110 – 13.11.1197) riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa con la Bolla Quia Pietas di Papa Innocenzo III del 12 gennaio 1199 è certamente il segno più bello della vitalità spirituale della chiesa cremonese durante il periodo medievale e resta ancor oggi il riferimento del cammino ecclesiale.

Le celebrazioni del ottavo centenario, tenute in Diocesi tra il 1997 e il 1999, che hanno visto tra l’altro la presenza dell’allora Card Ratzinger, hanno anche prodotto una serie di iniziative culturali volte a riscoprire la figura e la personalità di questo nostro santo

In città sono visibili opere d’arte di notevole pregio. In Cattedrale, nella cui cripta si conserva il corpo, il santo è raffigurato nell’abside nell’affresco di Boccaccio Boccacino e nella statua del protiro.

Nella chiesa a lui dedicata, che merita una visita, luogo della sua prima sepoltura tutto parla di lui, dalla pala dell’altare di Carlo Picenardi agli affreschi dello Zaist.

In diocesi merita una visita la chiesa di Ca de Soresini con la pala di Giulio Campi e la chiesa di Casanova d’offedi con la statua del Bertesi.

La devozione per S. Omobono, patrono dei sarti e dei mercanti di tessuti, ha lasciato tracce anche al di fuori dei confini della Diocesi: a Roma nella chiesa presso il campidoglio, a Venezia (con un mosaico in S. Marco), a Modena nella chiesa della madonna del voto.

Fuori italia il santo è veverato a Saragozza e ad Avignone è conservata nel museo del petit palais un piccola tavola che lo raffigura.

 

I santi cremonesi

S. Archelao – diacono e martire a Ostia tiberina, scansione0012al tempo dell’impertore Claudio il gotico,  ricordato nel martirologio romano al 23 agosto, è venerato a Cremona tra i santi le cui reliquie vengono collocate nella cripta della Cattedrale nel 1107. Traslate nella chiesa parrocchiale di Castelverde, unica in diocesi a lui dedicata, è riffigurato nella pala dell’altare maggiore, opera di Francesco Boccaccino del 1701.

S. Facio – di questo santo, vissuto nel medievo si hanno poche notizie; a Cremona è legato al ricordo della carità verso gli ammalati, tanto che la tradizione vuole edificato da lui il primo ospedale.

S. Imerio – Probabilmente originario della Calabria, venne eletto vescovo della citta di Amelia; i cremonesi ne ottennero le reliquie mentre iniziarono la grande impresa della costruzione della nuova cattedrale, nel 1107; venne proclamato patrono della città, fino a che il suo culto fu soppiantato da quello di Omobono.

S. Antonio Maria Zaccaria – Personaggio importante nell’orizzonte della riforma cattolica del Concilio di Trento, Antonio Maria nasce a Cremona nel 1502, dopo gli studi di medicina a Padova, tornato a Cremona è ordinato sacerdote, promuovendo il rinnovamento della vita cristiana dei fedeli. A Milano nel 1530 fonda la compagnia dei chierici di S. Paolo, detta Barnabiti e l’istituto delle Suore Angeliche. Muore a Cremona il 5 luglio 1539. E’ patrono del Clero cremonese.

San Vincenzo Grossi – Nato a Pizzighettone nel 1845, sacerdote nel 1869, svolge tutto il suo ministero in Diocesi: Parroco di Regona nel 1873 e successivamente di Vicobellignano fino alla morte avvenuta nel 1917.
Fonda l’istituto delle Figlie dell’Oratorio per l’educazione dei giovani. E’ modello e patrono dei Parroci. Canonizzato da Papa Francesco nel 2015

Beato Francesco Spinelli – Nato a Milano nel 1853, si trasferisce a Cremona con i genitori che erano al servizio dei marchesi Stanga. Ordinato Sacerdote a Bergamo nel 1875.
Devotissimo dell’Eucaristia, fonda a Rivolta d’Adda l’istituto delle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento ancora oggi presente in Diocesi. Muore nel 1913 ed è beatificato da Giovanni Paolo II il 21 giugno 1992, durante la visita alla Diocesi.

Beato Enrico Rebuschini – Nato a Gravedona nel 1860, entra tra i Ministri degli infermi – Camilliani – ed è ordinato Sacerdote nel 1889. Dal 1899, fino alla morte avvenuta nel 1938, svolge il suo servizio presso la clinica S. Camillo di Cremona, con dedizione incondizionata e attenzione ai malati, tanto che fino dagli ultimi anni di vita viene venerato come santo.

Il Vescovo Dante Lafranconi ha introdotto nel 2013 la causa di beatificazione di:PICT1133

Mons Giovanni Cazzani, nato a Samperone (Diocesi di Pavia) il 4 marzo 1867 Vescovo di Cesena nel 1905, dal 1915 al 1952 Vescovo di Cremona, in anni particolarmente difficili. Muore il 26 agosto 1952, sepolto della cripta della Cattedrale.

don Primo Mazzolari, nato a Cremona (zona Boschetto) il 13 gennaio 1890, parroco di Cicognara e poi di Bozzolo, fu una personalità di rilievo, complessa e spesso non capita nel panorama cattolico italiano; muore il 12 aprile 1959, dal 1969 è sepolto nella chiesa arcipretale di Bozzolo.

 

Soncino, terra di Santi

soncinoIn questo borgo, di antiche origini, posto ai confini della Diocesi sono nati e vissuti, durante i secoli personaggi straordinari per la testimonianza al Vangelo.

La beata Stefana Quinzani, vissuta nel XV secolo, donna di umili origini ma di forte spiritualità, tanto da avere il dono di estasi mistiche; il suo corpo è conservato nella Chiesa di S. Giacomo.

Santa Paola Elisabetta Cerioli, nata nel 1816, sposa del conte Tassis, madre di quattro figli e poi fondatrice dell’ordine della S. Famiglia, muore a Comonte il 24 dicembre 1865; è canonizzata da Giovanni Paolo II il 16 maggio 2004

Padre Giovanni Battista Manzella, nato il 21 gennaio 1855, missionario vincenziano, è ricordato come l’infaticabile apostolo della Sardegna, fondatore delle Suore del Getzemani, muore il 23 ottobre 1937 ed è sepolto nella chiesa dell’ordine religioso da lui fondato a Sassari

Padre Mario Zanardi, saveriano, martire in Cina nel 1941.

Infine, non si può dimenticare che tra il 1548 e il 1550  fu Priore del convento di S. Giacomo Michele Ghisleri, futuro Papa San Pio V.