Nella Solennità dell’Assunzione Maria guida i nostri sguardi verso il cielo

Anche la Cattedrale di Cremona è dedicata all'Assunta, una delle feste mariane più care al popolo cristiano

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La solennità dell’Assunzione di Maria al cielo – solennità che in Oriente prende il nome di “Dormizione” o di “Transito” di Maria – è una delle tre solennità mariane dell’anno liturgico, insieme a quella della Maternità divina (1 gennaio) e dell’Immacolata Concezione (8 dicembre). E’ una delle feste più care al popolo cristiano. Ne sono segni eloquenti le tante chiese dedicate all’Assunta, tra cui la nostra Cattedrale di Cremona.

Anche l’arte cristiana lungo i secoli ha stupendamente riprodotto l’evento dell’Assunzione di Maria in tanti capolavori, un esemplare dei quali si può ammirare nella nostra Cattedrale nella pala absidale dipinta da Bernardino Gatti nel 1573.

La Sacra Scrittura non parla in modo esplicito di questo evento. Ma la fede del popolo cristiano, che si nutre della Parola di Dio scritta e trasmessa, ha sempre considerato strettamente intrecciate la vita di Gesù e la vita di Maria: così intrecciate durante la vita terrena fino ai piedi della Croce sul Calvario, da rendere impensabile nel tempo della gloria un destino di Maria diverso da quello del proprio Figlio. Questa convinzione del popolo cristiano, di cui si ha notizia a partire dal IV e dal V secolo – ossia che la Madre del Signore non abbia subìto la corruzione del sepolcro, ma abbia seguito il destino di gloria del proprio Figlio – ha trovato conferma nella solenne definizione dogmatica, proclamata da Papa Pio XII il 1 novembre 1950 con la costituzione apostolica Munificentissimus Deus, che dichiara “essere dogma rivelato da Dio che l’Immacolata Madre di Dio e sempre vergine Maria, terminato il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo”.

Il documento pontificio è una felice sintesi di tutta la riflessione teologica che si è sviluppata lungo i secoli e trasmessa dalla tradizione patristica, dalla liturgia e dal comune senso della fede di tutti i fedeli.

Il Concilio Vaticano II ha ripreso il tema dell’Assunzione di Maria nel cap. 8 della Lumen Gentium. Soprattutto il n. 68 è la degna conclusione di tutta la riflessione conciliare sul mistero di Maria, visto e letto nell’ampia prospettiva del mistero di Cristo e della Chiesa. Il testo così recita: “La Madre di Gesù, come in cielo, in cui è già glorificata nel corpo e nell’anima, costituisce l’immagine e l’inizio della Chiesa che dovrà avere il suo compimento nell’età futura, così sulla terra brilla ora innanzi al peregrinante popolo di Dio quale segno di sicura speranza e di consolazione, fino a quando non verrà il giorno del Signore”.

La festa dell’Assunta, dunque, non riguarda soltanto Maria, ma riguarda l’intero popolo cristiano e l’umanità tutta, in cammino verso il compimento finale della storia.

Maria assunta in cielo ci ricorda che la terra non è la nostra definitiva dimora: è proprio il cielo, ossia la comunione con Dio, il nostro vero destino, il nostro definitivo e adeguato approdo.

Mons. Alberto Franzini  (parroco della Cattedrale)

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