Il prossimo ottobre la vocazione si fa missione. Succederà nel concreto di alcune comunità della Zona pastorale V della diocesi che accoglieranno piccole «squadre» di seminaristi e di novizie delle suore Adoratrici del SS. Sacramento di Rivolta d’Adda nelle proprie comunità e nelle proprie case.
L’idea – proposta dal vescovo Napolioni e accolta con entusiasmo dal Seminario e dall’Istituto fondato da san Francesco Spinelli – risponde all’invito del Papa ad un ottobre missionario straordinario e dà forma ad una vera e propria «Missione vocazionale» che si svolgerà dal 5 al 13 ottobre nelle unità pastorali di Cicognara, Dosolo–San Matteo delle Chiaviche e Rivarolo Mantovano e nella parrocchia di Calvatone. «Si tratta – spiega il rettore del Seminario don Marco D’Agostino – di una risposta alla necessità della Chiesa di essere sempre più in uscita. Ma dobbiamo ricordarci che non siamo in uscita da soli. Così in questo caso sono due comunità in formazione che rispondono alla chiamata di mostrare agli altri come quel Vangelo che testimoniamo è lo stesso Gesù che ci ha incontrato e chiesto la disponibilità a dire sì».
Il cammino di preparazione alla Missione vocazionale nella Zona V è iniziato lo scorso aprile con una due giorni di formazione con il vescovo Napolioni per i tredici seminaristi e le sei novizie che hanno messo a confronto idee e stili di missione. A fine agosto un secondo incontro sarà dedicato all’organizzazione della settimana. Intanto si sono allacciati anche i primi contatti con le comunità che accoglieranno i giovani in ottobre.
Durante i Grest infatti seminaristi e novizie, a gruppi di quattro o cinque, hanno incontrato i ragazzi negli oratori (il 18 giugno a Dosolo e Calvatone, il 19 a Rivarolo Mantovano e il prossimo 10 luglio a Cicognara) proponendo una caccia al tesoro a tema, riservandosi poi un momento per incontrare gli animatori e chiedendo loro di essere protagonisti della missione vocazionale. Il 25 giugno si è svolto il primo incontro di presentazione della missione agli adulti con l’intervento di don Marco D’Agostino a Villastrada, nell’Unità pastorale di Dosolo. L’invito è rivolto alle altre parrocchie per organizzare serate di presentazione in occasione delle feste dell’oratorio.
La Missione sarà inaugurata sabato 5 ottobre da una veglia di preghiera comunitaria presieduta proprio da monsignor Napolioni e dal giorno seguente entrerà dentro la quotidianità delle parrocchie coinvolte. Seminaristi e novizie parteciperanno alla Messa domenicale, poi ogni giorno sarà scandito da sempre nuove occasioni di incontro: un breve momento di preghiera insieme alle fermate degli autobus da dove gli studenti delle scuole superiori partono per andare a scuola, con l’invito a ritrovarsi nel pomeriggio in oratorio per le altre iniziative, poi davanti alle scuole medie, in classe con gli insegnanti di religione degli istituti secondari del territorio e nelle case di riposo per una visita agli anziani. I giovani «missionari» sosteranno davanti alla chiesa per invitare i passanti, accompagnati dai sacerdoti prenderanno un caffé nei bar e passeranno tra i banchi del mercato, poi proporranno momenti di adorazione e preghiera rivolti agli adulti, parteciperanno agli incontri di catechismo in oratorio, incontreranno gli operatori pastorali e ascolteranno la Parola con le famiglie, anche quelle che per gli otto giorni della missione li ospiteranno nella propria casa. Saranno poi le parrocchie stesse ad invitare anche le altre comunità per dare un respiro zonale a questo cammino che proporrà temi significativi per una ricerca vocazionale a tutte le età: l’ascolto di sé e dell’altro, il rischio di affidarsi, la ricerca della felicità autentica, la fragilità e la cura, in un riferimento continuo con la Parola. «Il cuore di questa iniziativa – spiega ancora don D’Agostino – è la condivisione del cammino ordinario delle parrocchie». In questo modo anche per i giovani in cammino verso il sacerdozio e la vita consacrata sarà un’occasione di crescita e conoscenza: «La particolarità di questa missione vocazionale è quella di essere svolta da giovani che non sono ancora arrivati alla scelta definitiva, ma che possono dire che mettersi in ascolto e interrogarsi su ciò a cui Dio ci chiama è possibile». E lo dicono mettendosi in gioco, con lo stile maschile e femminile che si confrontano e si completano, in un’esperienza che non intende essere un «fuoco artificiale» che si spegne il 13 ottobre, ma che troverà una continuità durante tutto l’anno pastorale nel servizio domenicale dei seminaristi e nei percorsi educativi annuali proposti dalle Suore Adoratrici con il contributo sempre presente delle novizie. «E poi – si augura don Marco D’Agostino – sarebbe bello riuscire nei prossimi anni a proporre la missione vocazionale anche nelle altre Zone pastorali». Perché, quando «si esce» e ci si mette in cammino, la strada chiama a non fermarsi.