Iniziazione cristiana: il 18 novembre in Seminario confronto per guardare al futuro

L’8 dicembre prossimo, nella solennità dell’Immacolata, sarà pubblicata la lettera pastorale del vescovo Napolioni sull’Iniziazione cristiana

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Il vescovo Antonio Napolioni lo ha ribadito in più occasioni: non muta la scelta diocesana rispetto agli itinerari di Iniziazione cristiana che, anzi, devono essere rilanciati in modo deciso. Proprio in questo senso l’8 dicembre prossimo, nella solennità dell’Immacolta, sarà pubblicata la lettera pastorale sull’Iniziazione cristiana che mons. Napolioni sta scrivendo. Ad aiutare il suo discernimento anche l’incontro in programma venerdì 18 novembre in Seminario.

«Il compito che ci sembra più urgente – precisa don Gianpaolo Maccagni, vicario episcopale per la Pastorale – è rendere sostenibile e sempre più efficace l’azione che vede coinvolti i preti, gli accompagnatori e le famiglie delle nostre comunità nell’Iniziazione cristiana e trovare insieme passi concreti e condivisi per continuare a camminare».

Proprio in questo senso i sacerdoti e i catechisti coinvolti negli itinerari di tipo catecumenale sono chiamati a confrontarsi sul rilancio del progetto di Iniziazione cristiana, perché entri sempre più nel tessuto delle comunità cremonesi. Non vuole essere tanto un incontro di verifica, quanto piuttosto di progettualità e rilancio.

L’appuntamento è fissato nella serata di venerdì 18 novembre, a partire dalle 19.30, presso il Seminario di Cremona. Dopo il buffet di benvenuto, intorno alle 20.30 i lavori entreranno nel vivo con la preghiera introduttiva e la breve introduzione del vescovo Napolioni. Tutta la serata sarà quindi vissuta con lavori a gruppi sulle seguenti tematiche:

  1. Formazione degli accompagnatori: quali ambiti? quali strumenti?
  2. Mistagogia: cosa concretamente può essere? quali alleanze all’interno della comunità e/o più specifiche mettere in campo?
  3. Rapporto con gli adulti: quali relazioni possiamo creare? quali attenzioni mettere in campo?
  4. Contenuti e metodo del percorso ragazzi: come si può migliorare? con quali strumenti?
  5. Contenuti e metodo del percorso genitori: come si può migliorare? con quali strumenti?
  6. Le celebrazioni lungo il percorso: il ritmo funziona? come si possono valorizzare sempre meglio?
  7. Partecipazione all’Eucaristia domenicale: come favorirla? come si rende più calda e accogliente la messa domenicale?
  8. Rapporto tra IC e vita oratoriana: come renderla possibile e fruttuosa? quali attenzioni e dinamiche favorire?
  9. Rapporto IC e pastorale familiare: come accompagnare i genitori prima (pre- e post- battesimo) e dopo gli anni dell’IC?
  10. Rapporto IC e altre agenzie educative della pastorale (ACR, scout, sport in oratorio): come renderla possibile e fruttuosa? quali attenzioni e dinamiche favorire?

«Chiediamo già da ora – afferma don Luigi Dontati Fogliazza, incaricato diocesano per la Catechesi – ai sacerdoti e ai catechisti che saranno presenti di scegliere un gruppo di lavoro a cui partecipare, dove raccogliere idee e suggerimenti da condividere».

La conclusione dell’incontro è previsto per le 22.15.

 

Gli itinerari di IC in diocesi

A fotografare il quadro dell’Iniziazione cristiana in diocesi di Cremona è l’indagine statistica effettuata in vista delle verifiche degli ambiti pastorali volute dal vescovo Dante Lafranconi.

Attualmente, a 14 anni dall’avvio delle prime esperienze, il percorso risulta consolidato in 2/3 delle parrocchie della diocesi. Una proposta di chiaro sottofondo vocazionale in cui bambini e ragazzi sono invitati a fare esperienza di fede, dunque non seguendo più una metodologia di tipo scolastico. La catechesi, infatti, ha come finalità quella di formare dei buoni cristiani, e non solo quella di accompagnare i ragazzi al conferimento dei Sacramenti.

Sacramenti che – altro elemento caratterizzante – sono conferiti in modo unitario al termine della prima fase dell’Iniziazione, quella durante gli anni delle elementari, per lasciare poi spazio al tempo della Mistagogia per la fascia d’età preadolescenziale.

Un cammino che non riguarda solo i ragazzi, ma coinvolge in modo attivo anche le famiglie, chiamate a valorizzare il ruolo di primi accompagnatori nella fede dei figli.

Parecchie le differenze di attuazione di questi itinerari: se gli incontri con le famiglie hanno per lo più una cadenza mensile, non mancano anche proposte più frequenti (settimanali o quindicinali) per i ragazzi, seguiti da équipe catechistiche composte da sacerdoti, catechisti, educatori e animatori d’oratorio. Anche sui giorni scelti per gli incontri risulta molta varietà sul territorio diocesano: se in parecchi casi è preferito il fine settimana, non mancano comunque esperienze consolidate nei giorni feriali.

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