Inaugurati i nuovi uffici pastorali della Curia presso il Centro pastorale diocesano

Il cambio della sede segno di un cambiamento di stile di lavoro, con modalità e tempi sempre più "laici"

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Completato il trasloco del mobilio e dei documenti, e cablati gli ultimi collegamenti con la rete e la telefonia, sono a tutti gli effetti operativi i nuovi uffici di gran parte degli Uffici pastorali della Curia che, lasciato il Palazzo vescovile, hanno trovato posto in un rinnovato Centro pastorale diocesano che nel pomeriggio di lunedì 18 settembre è stato ufficialmente inaugurato con la benedizione dei locali da parte del vescovo Napolioni.

La semplice e familiare cerimonia si è svolta alla presenza degli operatori di Curia e dei più stretti collaboratori.

A don Gianpaolo Maccagni, il vicario episcopale per la Pastorale che qui avrà un proprio ufficio (oltre che a Palazzo vescovile), il compito di chiarire il senso di questo trasloco, che intende significare un cambiamento di stile di lavoro.

A cominciare dal fatto che molti uffici non avranno più una sede propria e indipendente, ma saranno collocati in spazi che, anche fisicamente, cercheranno di essere luoghi d’incontro, di ascolto reciproco e di progettazione.

Una Curia sempre più “laica”, desiderosa di affiancare e sostenere il cammino di una Chiesa inserita e radicata tra la gente. Anche gli orari ne sono la prova.

Gli uffici pastorali occupano tutto il piano rialzato del Centro pastorale diocesano, con uno sportello di front-office aperto mattino e pomeriggio, grazie all’alternanza tra don Agostino Anglois e don Giandomenico Pandini.

L’intera ala sinistra, subito dopo la cappella, è occupata dalla nuova Federazione Oratori Cremonesi, con l’area di segreteria e dei collaboratori, l’ufficio del responsabile e dell’educatore e un salone polivalente, adatto alle riunioni. Nel corridoio una vasta vetrina di strumenti e sussidi pastorali.

Nell’ala destra, invece, trovano spazio la gran parte degli uffici pastorali. Oltre all’ufficio del vicario episcopale per la Pastorale, hanno uno spazio dedicato gli uffici scuola e famiglia. In un’ampia sala con tre scrivanie condivideranno il lavoro gli altri uffici pastorali. Tutti gli uffici mantengono i precedenti recapiti telefonici ed e-mail.

Non mancano spazi per piccole riunioni, così come per numeri più considerevoli.

Da sottolineare la stretta vicinanza con la Caritas e la Casa della Comunicazione. Rimangono, invece, presso il Palazzo vescovile il vicario generale, la cancelleria, l’amministrazione, l’ufficio beni culturali e l’archivio storico.

Prima della benedizione il Vescovo, ricordando l’idea con cui mons. Assi volle il Centro pastorale diocesano come “seminario” del laicato, ha precisato come questo nuovo riassetto faccia prendere posto ai laici nella Curia, quali soggetti di Chiesa che aiutano il presbiterio a individuare le modalità più opportune per poter contribuire alla realizzazione del Regno di Dio. Quindi un invito a una collaborazione sempre più forte tra i vari ambiti pastorali, uscendo dall’autoreferenzialità e facendosi insieme attori di un progetto pastorale unico, che necessariamente è trasversale con gli altri settori.

L’inaugurazione è proseguita con la visita dei nuovi locali, compresa lo spazio di fraternità allestito nel piano interrato (dove in passato c’era la FOCr, prima del trasloco al Foppone) con tanto di cucina.

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