In Curia gli auguri natalizi con il grazie e le scuse al vescovo Lafranconi

Mons. Lafranconi, che ha anche portato il saluto del suo successore, ha ringraziato i propri collaboratori per il lavoro di questi anni, ciascuno per le specifiche competenze

image_pdfimage_print

Ha assunto un significato del tutto particolare il consueto incontro della Curia per gli auguri natalizi, visto che è stato l’ultimo momento ufficiale tra mons. Lafranconi e i suoi più stretti collaboratori. A introdurre l’incontro, nel quale l’amministratore apostolico ha anche portato il saluto del suo successore, è stato come sempre il vicario generale e moderatore della Curia, mons. Mario Marchesi, che ha focalizzato il suo saluto al Vescovo con due prospettive: nel ringraziamento e insieme con le scuse.

Il tradizionale incontro prenatalizio ha avuto luogo alle 11.30 di mercoledì 23 dicembre nella sala riunioni della Curia vescovile. Presenti i responsabili dei diversi Uffici amministrativi, insieme a quelli dei Settori pastorali, con i rispettivi collaboratori.

A contrassegnare lo scambio degli auguri come consueto un clima molto semplice e quasi informale.

A esprimere l’augurio di tutti al Vescovo è stato il vicario generale e moderatore della Curia, mons. Mario Marchesi, che aprendo il suo breve intervento non ha tralasciato di sottolineare come questo fosse l’ultimo incontro ufficiale tra mons. Lafranconi e i suoi più stretti collaboratori.

Quindi l’attenzione è andata a due termini chiave: il grazie e le scuse. “Due parole – ha precisato mons. Lafranoni – che è giusto dire, pur se in modo semplice e discreto”.

Il Vicario generale ha innanzitutto sottolineato la discrezione sempre dimostrata dal Vescovo nostri confronti dei propri collaboratori, riponendo in ciascuno grande fiducia. Proprio per questo stile mons. Marchesi ha voluto dire grazie al Vescovo.

Poi le scuse. Lo spunto sono state le malattie individuate da Papa Francesco per la Curia Romana, e di cui un po’ ogni “corte” soffre, ha scherzato mons. Marchesi, che citando Rigoletto ha ricordato i “cortigiani, vil razza dannata”. “È giusto chiedere scusa – ha quindi affermato – perché non sempre siamo stati all’altezza di quello che era necessario, abbiamo magari creato problemi e forse anche ricercato qualcosa di noi stessi nel rapporto con il Vescovo”.

Anche mons. Lafranconi ha fatto propri i sentimenti di ringraziamento e scuse, riconoscendo in particolare la preziosità del lavoro svolto in questi anni dagli operatori di Curia, ciascuno nelle specifiche competenze.

Da ultimo il Vescovo si è fatto anche portavoce degli auguri del suo successore, mons. Antonio Napolioni.

L’incontro si è quindi concluso con un momento di rinfresco che è stato occasione per un personale scambio di auguri tra tutti i presenti.

Photogallery

Facebooktwittermail