Il beato Arsenio raccontato alla casa di riposo “Milanesi e Frosi” di Trigolo

L'iniziativa nel pomeriggio di giovedì 25 ottobre con alcuni elementi della compagnia teatrale "La Cometa" di Annicco

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Nel pomeriggio di giovedì 25 ottobre alcuni elementi della compagnia teatrale “La Cometa” dell’oratorio di Annicco hanno raccontato agli ospiti della casa di riposo “Milanesi e Frosi” di Trigolo e ai loro parenti la storia del beato Arsenio da Trigolo.

Non è stato possibile portare in scena il musical di Arsenio “Servo di Dio, Servo del mondo” nella sua interezza, per il fatto che, essendo giorno lavorativo e scolastico, gran parte della Compagnia era impegnata. Ma “La Cometa in tour” non si ferma davanti a nulla: Mario e Marco Pedrinazzi, Marialuisa Bignardi, Francesco Lo Cascio e Antonella Samengo hanno raccontato e cantato buona parte della storia della vita di Giuseppe Migliavacca, dalla sua giovinezza a Trigolo in cui è maturata la sua vocazione, passando per il servizio come sacerdote e poi come Gesuita fino alla fondazione dell’ordine delle Suore di Maria Consolatrice. Infine il racconto ha delicatamente toccato il passaggio di don Giuseppe a Bergamo dove è diventato frate cappuccino, prendendo il nome di Arsenio.

Inutile dire che il pubblico è stato partecipe e molto caloroso regalando generosi appalusi agli attori che con passione hanno raccontato Arsenio come un “padre generoso, amico premuroso” sempre presente ancora oggi per gli uomini di oggi.

Un’ospite ha donato agli attori una rosa dipinta proprio da lei per l’occasione dicendo che l’aveva disegnata per padre Arsenio.

Nell’entusiasmo generale ha chiuso il momento di spettacolo il diacono permanente Raffaele Ferri affermando che non ci poteva essere luogo migliore a Trigolo che la casa di riposo per rappresentare la vita di Arsenio: è stato il primo luogo in cui le Suore di Maria Consolatrice hanno operato nella parrocchia del loro padre fondatore; inoltre nella struttura è presente un nucleo intitolato proprio a padre Arsenio. Da ultimo l’auspicio che la catechesi del beato Arsenio possa espandersi in tutta la diocesi e anche oltre. Come diceva padre Arsenio: “In viaggio per Te… che sei l’amore mio!”.

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