Giubileo dei ragazzi: preadolescenti della città radunati per il passaggio della Porta Santa

Una mattinata di gioco, animazione e riflessione sul tema del viaggio organizzata da Nazareth e Giona, culminata con l'ingresso in Cattedrale

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Una mattinata di Grest un po’ particolare quella vissuta venerdì 17 giugno dai ragazzi delle medie provenienti dai vari oratori della città. Per loro gli educatori della cooperativa Nazareth hanno organizzato un percorso in vari punti della città, tra i bastioni di Porta Mosa e il Parco Caduti di Nassirya, per radunarsi poi tutti in Cortile Federico secondo. Culmine del cammino, l’ingresso in Cattedrale, passando attraverso la Porta Santa. Un vero e proprio giubileo dei ragazzi, dunque.

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Il tema che ha caratterizzato queste intense ore, naturalmente, non poteva essere altro che il viaggio, filo conduttore del Grest 2016. I ragazzi, infatti, nel loro percorso si sono imbattuti in quattro modi di viaggiare, quattro diversi stili attraverso cui intraprendere un cammino.

Nelle prime due tappe, attraverso giochi e attività, hanno sperimentato la modalità del turista e del viaggiatore sognatore. I ragazzi si sono radunati poi tutti in centro, arrivando in bicicletta dalle varie tappe, nel Cortile Federico II, dove hanno assisitito all’animazione preparata da educatori e ragazzi del centro Giona. Hanno così postuto ascoltare un racconto, nel quale si è cercato di ricostruire e interpretare l’esperienza del migrante, che deve lasciare la sua terra. Desiderio di partire, incertezza, paura, nostalgia di casa. Queste le emozioni che affronta un luogo viaggio verso una terra straniera, sconosciuta e che sono state originalmente interpretate da Marco Rossetti, con la sua marionetta e dal funambolo Luca Tresoldi, che con le sue acrobazie, in equilibrio su una corda, ha lasciato i ragazzi a bocca aperta.

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Nella tappa non è mancata nemmeno la presenza di alcuni ragazzi che realmente hanno vissuto l’esperienza dell’abbandono della loro terra e che sono emigrati in Italia: orchestrati da Marco Patanè, sei ragazzi africani del centro Giona hanno infatti intrattenuto i ragazzi dei Grest con le loro percussioni, dimostrando che le differenze possono essere accordate per produrre insieme una melodia.

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L’ultima tappa si è svolta in Cattedrale. I ragazzi, raccolti in preghiera e guidati da don Davide Schiavon, hanno formato una lunga processione per giungere alla Porta Santa. In Duomo hanno incontrato il parroco della Cattedrale, don Alberto Franzini, che ha proposto ai ragazzi una riflessione sul senso del Giubileo della Misericordia e sul significato dell’indulgenza e del sacramento della Riconciliazione.

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