Giornata del Migrante, al Cambonino festa con il Vescovo

Domenica 15 gennaio a Cremona la Messa presieduta da mons. Napolioni. Il 20 gennaio incontro di riflessione sui minori stranieri con mons. Perego al Centro pastorale diocesano

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È nella ricchezza delle diversità che caratterizzano l’unica Chiesa che nel pomeriggio di domenica 15 gennaio a Cremona il vescovo Antonio Napolioni ha presieduto l’Eucaristia nella Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. In questo contesto la sera del 20 gennaio al Centro pastorale diocesano di Cremona sarà approfondito il tema proposto dal Papa per la Giornata 2017: “Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce”.

La Messa, che ogni anno si svolge in una diversa località della diocesi, è stata ospitata quest’anno dalla parrocchia del Cambonino, quartiere della città fortemente caratterizzato dalla presenza di stranieri. Insieme alla comunità locale erano presenti i vari gruppi etnici presenti sul territorio, in modo particolare i rumeni, gli africani (di lingua inglese e francese) e gli ucraini.

Accanto al Vescovo una decina di sacerdoti, a cominciare dall’incaricato diocesano per la Pastorale dei migranti, il sacerdote romeno don Anton Jicmon, che ha introdotto la celebrazione ricordando il tema della Giornata, giunta alla sua 103° edizione. Una occasione di preghiera e festa per i migranti presenti in diocesi, ma anche per richiamare all’attenzione dell’opinione pubblica il tema delle migrazioni, in particolare rispetto ai minorenni.

Oltre al parroco del Cambonino, don Alberto Martinelli, con il collaboratore don Giuseppe Salomini, erano presenti: il coordinatore del tavolo pastorale “Nel mondo, con lo stile del Servizio” (che comprende l’Ufficio Migrantes), don Bruno Bignami; il direttore della Caritas, don Antonio Pezzetti; il parroco di S. Ambrogio, don Carlo Rodolfi; don Alois Ntedika Ngimbi, sacerdote che segue la comunità africana; don Vqsyl Filyak, cappellano della comunità ucraina; e il cerimoniere vescovile don Flavio Meani. Ha prestato servizio all’altare il diacono permanente Cesare Galantini.

Presenti anche le autorità locali, con il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e il presidente della Provincia Davide Viola, il vicequestore Carmine Grassi e il maresciallo dei Carabinieri Gianni D’Alfonso. Al termine della Messa, inoltre, si è unito alla festa anche il presidente del centro culturale islamico “La Speranza” di Cremona, Sadiq El Hassan, in rappresentanza dei migranti di fede musulmana.

Nell’omelia il Vescovo ha voluto da subito sottolineare la bellezza di una Messa celebrata nelle diverse lingue, ricordando come la differenza non rappresenti un limite, quanto piuttosto una risorsa.

Guardando poi alla Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, mons. Napolioni ha sottolineato come questa 103° edizione dimostri una attenzione della Chiesa a questo fenomeno che non è solo di oggi, per certe contingenze.

Riflettendo poi sulle letture del giorno, il Vescovo si è in particolar mondo soffermato sull’immagine dell’agnello. Icona di Cristo, ma anche dei più deboli. Da qui il passo è stato breve per arrivare a citare il messaggio che Papa Francesco ha scritto per questa Giornata, focalizzata proprio sui bambini migranti.

Mons. Napolioni ha ricordato l’impegno profuso nell’accoglienza, invitando a una fantasia di cuore da spendere nella quotidianità. Perché tutti i giorni – come ha sottolineato il Vescovo al termine della Messa – possano essere una piccola Giornata del migrante, segnata da accoglienza, dialogo, festa, aiuto e comunione.

La celebrazione è stata animata dai vari gruppi etnici. In particolare gli africani e i romeni hanno accompagnato la Messa con i canti. Dopo le letture nelle diverse lingue (romeno, inglese e francese), anche la preghiera dei fedeli è stata letta dai rappresentanti dei vari gruppi etnici. Così come è avvenuto all’offertorio, dove il pane e il vino sono stati portati all’altare da alcuni bambini e ragazzi romeni nei loro abiti tradizionali.

Dopo le comunioni ha preso di nuovo la parola don Jicmon per i ringraziamenti.

Quindi è intervenuto il sindaco Galimberti, che ha ricordato l’impegno di tutte le istituzioni.

Dopo la benedizione, sono state distribuite ai presenti le immaginette con gli auguri natalizi del Papa, che Francesco il giorno precedente aveva fatto pervenire insieme a una rosa d’argento per la tomba di don Mazzolari.

Per tutti l’appuntamento è stato quindi in oratorio per un momento di festa segnato da balli e cibo delle rispettive tradizioni.

Photogallery del pomeriggio al Cambonino

Sempre nel contesto della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, venerdì 20 gennaio, alle 21, presso il Centro pastorale diocesano di Cremona, si affronterà il tema proposto dal Papa nella serata che vedrà come relatore principale sarà il sacerdote cremonese mons. Gian Carlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes, cui saranno affiancate alcune testimonianze. Quella di un operatore della cooperativa Nazareth di Cremona, che accoglie minori stranieri non accompagnati, e quelle di alcuni giovani della parrocchia San Francesco d’Assisi, nel quartiere Zaist di Cremona, che parleranno dell’attenzione che la comunità rivolge nei confronti dei minori migranti.

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