Dal 14 ottobre al 19 novembre a Bozzolo la nuova edizione per il Premio ideato da don Primo Mazzolari

Tredici artisti interpretano, secondo le modalità della propria ricerca artistica, il tema mazzolariano “Uniti in un dovere di elevazione”

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Da sabato 14 ottobre a domenica 19 novembre si tiene a Bozzolo (MN), presso il Palazzo dei Principi (via Sergio Arini, 2), la mostra “Infinitamente Arte”, rassegna internazionale d’arte promossa dal Comune di Bozzolo e dalla Fondazione “Don Primo Mazzolari” con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali. L’evento dà continuità al premio d’arte ideato da don Mazzolari (per il quale è in corso la causa di beatificazione) nel 1954 e che, abbandonato dopo la sua morte, è stato ripreso nel 2003 con la formula della Biennale.

Il tema assegnato all’odierna edizione del Premio “Uniti in un dovere di elevazione”, prendendo spunto dal pensiero mazzolariano sull’arte, che induce l’uomo al miglioramento e alla propria emancipazione attraverso l’arte, indirizza gli artisti a esprimere la propria ricerca connotandola di tensioni pervase di spiritualità e desiderio di elevazione. A questo proposito il titolo assegnato alla rassegna Infinitamente Arte dallo storico e critico d’arte Ivana d’Agostino, curatore dell’evento, non risulta casuale, considerati gli impliciti sottintesi della traccia che suggeriscono superati, e superabili, barriere e limiti, culturali, artistici, e di qualsivoglia genere.

La mostra si apre ai diversi orientamenti dell’Arte contemporanea tra astrazione, installazioni, linguaggi Neopop, riprese del realismo fotografico e novecentista, non escludendo le più recenti sperimentazioni artistiche sulle nuove tecnologie applicate all’Arte.

L’inaugurazione della rassegna nel pomeriggio di sabato 14 ottobre, alle 15.30, con la proclamazione del vincitore della XIV edizione del Premio. Presenti i membri della commissione artistica, tra cui i direttori delle Accademie di Venezia e di Milano, Giuseppe La Bruna e Franco Marrocco, e gli storici dell’arte Arturo Carlo Quintavalle e Gloria Doloris Bianchino.

Il percorso espositivo pensato per questa mostra si propone come un viaggio iniziatico di conoscenza tra tradizione e innovazione dei modi propri del fare arte, che dipanandosi dall’atrio d’ingresso, attraverso lo spazio centrale, si snoda nelle varie stanze dedicate alla Pittura, alla Scultura, alle Installazioni, alla Fotografia, all’Incisione e alla Cartapesta.

In mostra dipinti di Silvio Cattani, Antonio De Pietro, Gabriella Di Trani, Cosimo Epicoco, Veronica Piccolo; fotografie di Teresa Pollidori; sculture di Angelo Brugnera e Alessandra Porfidia; incisioni di Elisabetta Diamanti e Giancarla Frare. Le light-box, installazioni luminose di Giulio De Mitri, i fregi scultorei in plexiglas e impianti di luci a led di Antonella Capponi e l’installazione ambientale su carta giapponese di Minou Amirsoleimani completano l’insieme delle opere partecipanti al Premio.

Come nelle precedenti edizioni la rassegna rende omaggio a un artista i cui lavori si rivolgono all’espressione del sacro. Quest’anno lo spazio delle Immagini dello Spirito, è dedicato allo scultore Ugo Riva.

Completano la rassegna percorsi multimediali e laboratori artisti per allenare lo sguardo alla ricchezza espressiva dell’arte contemporanea così bambini, giovani e adulti potranno vivere con maggiore consapevolezza l’esperienza di elevazione proposta dalla Biennale.

La rassegna sarà visitabile fino al 19 novembre nei seguenti giorni:

  • giovedì, venerdì e sabato, dalle 16 alle 19;
  • domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle ore 19.

Appuntamento speciale domenica 15 ottobre: alle ore 10 visita guidata con la curatrice della mostra, lo storico e critico d’arte Ivana D’Agostino (necessaria la prenotazione  presso la Fondazione “Don Primo Mazzolari” allo 0376-920726 o Alessandro Chiozzini al 335-7311290).

Previste visite guidate per gruppi e scuole su appuntamento (Alessandro Chiozzini 335 7311290).

Brochure della Rassegna            Elenco della Giuria

 

Introduzione del presidente della Fondazione Mazzolari (pdf)

 

In foto un particolare di “L’insostenibile gravità terrena” (CosimoEpicoco), olio su tela, 2013

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