Dal 14 novembre due operatori Caritas sui luoghi terremotati

L'annuncio durante la serata benefica a base di pasta all'amatriciana sabato 5 novembre in Casa dell'Accoglienza

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Sono stati circa 300 i cremonesi che hanno aderito all’invito di Caritas Cremonese a partecipare, sabato 5 novembre, alla cena benefica a favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dai recenti terremoti. Presente il vescovo Napolioni, il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti con gli assessori Viola e Platé e diversi altri primi cittadini del territorio.

Affettati, pasta all’amatrice e una fetta di torta il menù servito dai volontari della Caritas nella tensostruttura montata per l’occasione nel cortile della Casa dell’Accoglienza.

Nel corso della serata mons. Napolioni ha ringraziato per il sostegno offerto alle popolazioni terremotate, affermando che «solo insieme, indipendentemente dagli schieramenti politici, è possibile affrontare le difficoltà».

Quindi il dottor Cristiano Beltrami, vicedirettore Caritas, ha illustrato i prossimi progetti di intervento: in modo particolare la nostra diocesi non si gemellerà più con Amatrice come annunciato in un primo momento, bensì con la diocesi di Camerino-San Severino Marche, terre dove è nato e cresciuto il vescovo Napolioni.

Amatrice duramente colpita dal sisma del 24 agosto scorso sarà doverosamente assistita e sostenuta dalle altre Caritas delle diocesi lombarde, mentre la zona di Camerino, che ha subito ingenti danni con il terremoto del 30 ottobre potrà godere dell’aiuto e del sostegno della nostra Chiesa diocesana.

Già il giorno successivo al sisma, lunedì 31 ottobre, il vicedirettore di Caritas Cremonese Cristiano Beltrami e il vescovo Napolioni avevano visitato le zone più colpite dal terremoto portando i primi aiuti. In quell’occasione con don Luigi Verolini, direttore della Caritas camerte, e con l’arcivescovo Brugnaro si è cominciato a definire alcune linee operative concrete.

Durante la serata di sabato 5 proprio Beltrami ha precisato come e quando si interverrà a Camerino e San Severino Marche. «Realizzeremo – ha spiegato il vicedirettore di Caritas cremonese – un progetto di sostegno e vicinanza a partire dall’apertura di un base operativa in una località ancora da definire. Tale base sarà disponibile già il 14 novembre – per un durata di almeno sei mesi – e prevede la disponibilità di un camper, che ospiterà due operatori, e di ulteriori moduli che serviranno da ufficio e da deposito. Saranno anche messi a disposizione tutti gli strumenti necessari per il lavoro d’ufficio: telefono, computer, stampanti e fax. Gli operatori, inoltre, disporranno di una automobile per gli spostamenti nelle varie località. Verificheremo poi se sarà necessario allestire una tensostruttura e dei moduli con servizi igienici». Durante la serata è stato annunciato anche il nome dell’operatore: si tratta di Nicoletta Doria Colonna che sarà affiancata da un volontario di Crema.

IMG_0003Il camper che sarà base operativa per i volontari cremonesi nelle zone terremotate

«Compito di Caritas cremonese – ha proseguito Beltrami – sarà di affiancare il lavoro della Caritas locale e degli altri uffici diocesani nel quotidiano, coinvolgere la comunità locale affinché si attivi un sistema di auto mutuo aiuto, fare da tramite per le richieste/offerte di materiale e non, da ultimo, organizzare attività di animazione sociale per le fasce più fragili delle comunità locali attraverso la sensibilizzazione ed il coinvolgimento delle comunità parrocchiali della nostra diocesi».

I gruppi dei volontari che si proporranno, sotto il coordinamento di Caritas Cremonese, inizialmente saranno ospitati presso il Villaggio Menotre, presso Scopoli di Foligno, già gemellata con la Caritas cremonese: si tratta di casette di legno in un campo allestito in occasione del sisma del 1997. «I volontari – ha concluso Beltrami – potranno partire già a dicembre e saranno accolti da operatori di Caritas cremonese che coordineranno le diverse attività di animazione e sostegno della comunità terremotata».

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Finora a favore delle popolazioni colpite dal sisma sono stati raccolti in diocesi circa 175mila euro: ben 150mila provengono dalla colletta del 18 settembre scorso in tutte le parrocchie della diocesi compiuta su invito della Presidenza della CEI, gli altri 25mila, invece, sono giunti direttamente in Caritas da privati, parrocchie e associazioni. A questi si aggiunge anche l’incasso della serata di sabato 5 novembre: 3.735 euro.

È comunque ancora possibile esprimere la propria generosità nei confronti delle popolazioni terremotate del Centro Italia attraverso i seguenti canali di Caritas Cremonese:

  • conto corrente postale n. 68 411 503 intestato a Fondazione San Facio onlus
  • conto corrente bancario intestato a Fondazione San Facio onlus presso Banca di Piacenza (Via Dante 126 – Cremona): IT 57 H 05156 11400 000540005161
  • uffici di Caritas Cremonese (via Stenico 2/b – tel. 0372-35063)

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