Al Santuario di Caravaggio la festa del Beato Francesco Spinelli

Affollato convegno di presentazione delle sue "Conversazioni Eucaristiche" presso l'auditorium del Centro di Spiritualità

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Nel luogo in cui don Francesco Spinelli nel 1992 fu beatificato da papa Giovanni Paolo II, martedì 6 febbraio si sono ritrovate la sue figlie spirituali, la Suore Adoratrici del SS. Sacramento per celebrare la sua festa liturgica: quasi  “un’anteprima” piena di commozione in vista – pare l’attesa sarà breve – della notizia ufficiale della sua canonizzazione. La Congregazione della Causa dei Santi, infatti, si è già espressa positivamente riguardo al miracolo avvenuto nel 2007 a favore di un neonato, di Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo. 

 

La tavola rotonda

Nel pomeriggio, nell’auditorium del Centro di spiritualità gremitissimo di religiose, sacerdoti e laici provenienti da diverse diocesi lombarde, alla presenza del Vescovo Antonio e del vescovo Emerito Dante, si è tenuto il convegno – introdotto da don Andrea Lamperti Tornaghi – ideato per presentare e promuovere il libro “Conversazioni Eucaristiche”, un testo di padre Spinelli che egli stesso nel 1886 aveva fatto stampare in 2000 copie (quando le sua Suore erano una cinquantina).

Nella nuova edizione in versione aggiornata, con la prefazione del vescovo Napolioni, il volume è stato presentato dai curatori, il teologo don Ezio Bolis e suor Paola Rizzi, che ne hanno esaltato l’attualità spirituale suggerendone una lettura orante. Anche il vescovo Antonio ha voluto condividere il suo personale compiacimento per il recupero letterario, esortando i presenti a riscoprirne l’efficacia nell’adorazione personale della presenza Eucaristica.

 

Interventi durante la tavola rotonda

Intervento del vescovo Napolioni

Intervento di don Bolis

Intervento di suor Rizzi

 

Photogallery della tavola rotonda

 

La Messa in basilica

Alle 17.30 la Messa solenne nella basilica di S. Maria del Fonte, presieduta dal Vescovo Napolioni e concelebrata dall’Emerito e da numerosi sacerdoti, ha raccolto la numerosa assemblea. La Madre Generale delle Suore Adoratrici, Sr. Isabella Vecchio, ha voluto ringraziare tutti i fedeli e pastori che hanno onorato la memoria del beato fondatore, affidando la Chiesa cremonese alla sua intercessione.

 

Photogallery della celebrazione eucaristica

 

 

Verso la canonizzazione

 

Vita del beato Francesco Spinelli

Il beato Francesco Spinelli nasce a Milano, il 14 aprile 1853, da genitori di origine bergamasca. È ordinato sacerdote il 17 ottobre 1875 e nell’autunno è a Roma per il Giubileo.

Nella basilica di Santa Maria Maggiore si prostra ai piedi della culla di Gesù Bambino: “Mi sono inginocchiato, piansi, pregai, e sognai uno stuolo di vergini che avrebbero adorato Gesù in Sacramento”. Sogno, visione, intuizione? Per don Francesco l’incarnazione storica di Gesù continua con l’incarnazione quotidiana del Pane Eucaristico, quale presenza d’amore per tutti, da adorare e servire nei poveri.

Il 15 dicembre 1882, fonda, insieme a Caterina Comensoli, l’Istituto delle Suore Adoratrici, a Bergamo. Preso infatti dalla passione per Dio e per gli uomini, egli dà vita ad un Istituto, il cui scopo è “attingere l’amore più ardente dall’Eucaristia celebrata e adorata per riversarlo sui più poveri fra i fratelli”. Egli per primo spende la sua vita in ginocchio davanti all’Eucaristia e davanti ai fratelli, in cui vede la presenza di Gesù da amare e da servire con amore e compassione incondizionata.

Il 4 marzo 1889, causa un dissesto finanziario, in cui involontariamente è coinvolto, viene licenziato dalla diocesi di Bergamo e accolto nel clero di Cremona dal grande cuore di Mons. Geremia Bonomelli. A Rivolta d’Adda continua l’Istituto delle Suore Adoratrici. Lungo la sua vita, costellata di grandi prove, vive e insegna l’arte del perdono più smisurato, perché di fronte al nemico si può applicare solo “la vendetta di un infinito amore”.

Muore il 6 febbraio 1913 a Rivolta d’Adda (CR). È beatificato da S. Giovanni Paolo II il 21 giugno 1992 presso il Santuario Beata Vergine Maria del Fonte in Caravaggio.

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